CORSPORT - Con la Roma è nato e calcisticamente cresciuto. Con il Livorno ha scritto il capitolo finale della propria carriera. Per Stefano Desideri però sono poche le incognite di una partita, quella in programma domani pomeriggio, che vede la Roma partire ai nastri di partenza con parecchi metri di vantaggio rispetto ai toscani.
Stefano Desideri, cosa deve temere la Roma del Livorno?
«Il cambio di panchina avvenuto in settimana. In questi casi la squadra avversaria scende in campo con grandi motivazioni e con nuovo entusiasmo».
E tra gli undici che scenderanno in campo chi c'è da temere?
«Se facciamo il gioco delle figurine tra Roma e Livorno non c'è partita. Certo uno come Lucarelli va sempre tenuto d'occhio».
Per la Roma è l'occasione giusta per dimenticare Milano e tornare alla vittoria?
«A Milano è stata una grande beffa, ma è inutile piangersi addosso. Invece il pareggio di Londra è stato importante perché ha dimostrato che la squadra ha grande determinazione e non molla mai».
Menez a Londra ha fatto un passo indietro rispetto a Milano.
«Primo tempo in ombra come tutta la squadra, ma nel secondo non mi è dispiaciuto. Comunque è un ragazzo a cui bisogna continuare a dare fiducia. E' un investimento per il futuro».