Burdisso: Roma voglio restare

16/10/2009 alle 09:08.

CORSPORT (P. TORRI) - Come De Rossi, più di Totti. Glielo avessero detto, non ci avrebbe cre­duto. Perché è come se nei suoi cinque anni di Inter, avesse giocato più di Ibra­himovic. Eppure Nicolas Burdisso da quando è sbarcato alla Roma, non ha sal­to un minuto uno di partite ufficiali. Come il biondo che tanto piace a Marcello Lip­pi, più del capitano romani­sta al quale lo stesso ct ha regalato parole di stima in­condizionata. Insostituibile, Burdisso. Prima con Lucia­no Spalletti, ancora di più con Claudio Ranieri che lo ha indicato..


« Sarei felicissimo di ri­manere alla Roma, al di là di questa stagione. Sapevo che Roma è una à diver­sa da tutte le altre, questi primi mesi me lo hanno con­fermato. C’è un entusiasmo incredibile, contagioso. So­no stato fortunato a giocare tanto, qui ci sono grandi campioni » .




LA PRIMA VOLTA
- E’ arrivato alla Roma con un appuntamento a Genova. Vigilia della prima di campionato, si concretiz­za il suo trasferimento, parte da Appiano Gentile direttamente per il ritiro genove­se della squadra giallorosso. Il giorno do­po esordio immediato. Non è più uscito. Le cose all’inizio non è che andassero al­la grande, ora la situazione si è quasi nor­malizzata. E Burdisso è convinto che il bello debba ancora arrivare: « Inter a parte, non vedo squadre superiori alla Roma. Io credo che possiamo lottare an­che per il secondo posto, ma dobbiamo giocare con umiltà e pensare a una par­tita alla volta. Dopo il cam­bio di allenatore, abbiamo cambiato un po’ anche la mentalità e il gioco. Stiamo conoscendo Ranieri e penso che stiamo anche facendo bene. Io non mi sento inso­stituibile. Il calcio è uno sport di gruppo. Stiamo la­vorando sempre meglio, ci siamo ripresi, ma di strada ce ne è anco­ra parecchia da fare » .



RITORNO A S. SIRO - La strada, domenica prossima, lo riporterà nel suo vecchio stadio, San Siro, avversario il Milan che per lui è come un derby. Sarà diverso da quando ci ritornerà e dall’altra parte ve­drà le maglie nerazzurre ( tra poco, l’otto novembre), ma sarà comunque una do­menica particolare: « Ho in testa di fare bene con la Roma. Io non sottovaluto per nulla il Milan. Lo conosco bene, rimane sempre una grande squadra. Davanti possono far giocare due campioni come Ronaldinho e Pato. C’è da avere il mas­simo rispetto della loro qualità e della voglia di prendersi una ri­vincita. Sarà durissima. Ma noi ce la giochiamo, questo è sicuro. ? Non lo so se ci sarà » .

Burdisso ha anche spedito il suo messaggio al ct Mara­dona, felice per la qualifica­zione della sua Argentina, un po’ meno perché lui non è stato più convocato: «Lo sfogo di Marado­na a fine partita ci può stare. Sono felice per la qualificazione. Ora avremo sei me­si per migliorare. C’è il tempo per farlo. Sulle convocazioni non dico niente. Dico solo che non riesco a capire come mai Walter Samuel sia fuori dalla nazionale argentina. Io lo farei giocare sempre » .