
EPOLIS (M. DE SANTIS) - «È sempre piacevole tornare a Londra», esordisce Mr Claudio Ranieri. In effetti, non gli si può dare proprio dare torto. Latmosfera di Craven Cottage sembra più simile a un pub piuttosto che a quella di una normale, routinaria, scontata e ingessata conferenza stampa. Si ride, si scherza, Ranieri ribattezza ironicamente un giornalista inglese «the shark (lo squalo)» e la stampa britannica lo riempie (volentieri) di domande e di attenzioni. Insomma, più che la vigilia di Fulham-Roma è sembrato un ritrovo con un vecchio amico che non si vedeva da un bel po di tempo
gli si può dare proprio dare torto. Latmosfera di Craven Cottage sembra più simile a un pub piuttosto che a quella di una normale, routinaria, scontata e ingessata conferenza stampa. Si ride, si scherza, Ranieri ribattezza ironicamente un giornalista inglese «the shark (lo squalo)» e la stampa britannica lo riempie (volentieri) di domande e di attenzioni. Insomma, più che la vigilia di Fulham-Roma è sembrato un ritrovo con un vecchio amico che non si vedeva da un bel po di tempo («Fa piacere essere ancora così popolare in Inghilterra dopo cinque anni che me ne sono andato: significa che ho dimostrato di aver fatto bene e che sono rimasto impresso a un popolo che solitamente allinizio è molto sulle sue», ha chiosato Ranieri).
Baci, abbracci e pacche sulle spalle, ma stasera si farà sul serio. Sia perché Craven Cottage è un bivio importante nellavventura della Roma in Europa League e sia perché affrontare i Whites, per chi ha trascorso quattro anni della sua carriera ai dirimpettai del Chelsea, è pur sempre un derby: «Il Fulham, anche se cambierà duetreelementi e non avrà Murphy, è una formazione molto combattiva e compatta. Noi dobbiamo essere molto attenti e concentrati, guai a pensare ancora al Milan. Se mi aspetto attenzioni particolari dai tifosi del Fulham? Possono pure vedermi come un ex del Chelsea, ma io mi auguro di mostrargli una bellissima Roma». A favore di Ranieri cè anche il passato, che non lo ha mai visto perdente contro Hodgson: «Speriamo la tradizione possa continuare». Lo stesso Hodgson che ieri ha dichiarato che «la Roma non è solo la favorita del girone, ma anche dell'intero torneo». «Mi auguro che Roy abbia ragione, è un vecchio volpone - ha risposto il tecnico giallorosso -. Il nostro raggruppamento, però, è molto omogeneo. È tutto ancora aperto e possibile, visto che non è venuta fuori una squadra che possa
dire di poter vincere il girone». Il Fulham, oltre che per aumentare la velocità di crociera in Europa, può servire alla Roma anche per dimenticare San Siro, Rosetti e il Milan: «Dobbiamo pensare a noi, non posso accettare una squadra che fa la vittima. Gli arbitri possono sbagliare, ma quello che dovevamo dire lo abbiamo detto. Ora tocca a noi rispondere sul campo». Ranieri non ha fatto mistero di essere daccordo con la lettera
aperta di Rosella Sensi: «Ha difeso i suoi tesserati e ha voluto salvaguardare il patrimonio Roma. Tutto quello che fa la società è ben fatto». Riflettori puntati anche su John Arne Riise, che stasera incrocerà da avversario il fratello Bjorn Helge. «Giocare contro qualcuno che conosci è sempre piacevole , specialmente se è tuo fratello - ha detto il norvegese -. Lui è il più piccolo e deve dimostrare il suo valore. Io, però, mi concentrerò totalmente
sulla partita».
Probabili formazioni: Fulham (4-4-2) 1 Schwarzer; 2 Kelly 18 Hughes 5 Hangeland 3 Konchesky; 17 Riise 6 Baird 27 Greening 11 Gera; 25 Zamora 15 Kamara. Roma (4-4-2). 32 Doni; 77 Cassetti, 5 Mexes, 29 Burdisso,
17 Riise; 21 Guberti, 16 De Rossi, 33 Brighi , 20 Perrotta; 94 Menez, 9 Vucinic.