Anche la Roma in corsa per Toni

12/10/2009 alle 09:05.

CORSPORT (P. TORRI) - Un fatto è sicuro: Luca Toni vuole tornare in Italia. Se possibile, già nel prossimo gennaio, per provare a giocarsi con continuità e sotto gli occhi di Lippi, le speranze di far parte della lista dei ventitrè azzurri che andranno in Sudafrica a difendere il Mondiale.

Stavolta è stato proprio il procuratore ad aprire un nuovo, possibile, scenario per il prossimo futuro del suo assistito.

«Se dovesse materializzarsi un’ipotesi Roma, io e Toni la valuteremmo volen­tieri», queste le parole di Tullio Tinti, rilasciate al sito romanews. eu. Consi­derando che il manager che cura gli in­teressi dell’attaccante, è da sempre uno dei meno loquaci che ci sono in circola­zione, e lo diciamo come un compli­mento sia chiaro, sono parole che ria­prono un’opportunità di cui si è parlato anche nel finale del mercato estivo quando la società giallo­rossa era all’affannosa ri­cerca di un centravanti senza peraltro riuscire a completarla nonostante l’allora allenatore Lucia­no Spalletti avesse messo un attaccante centrale e di peso al pri­mo posto delle sue priorità di mercato. Dopo e Milan, squadre a cui il giocatore in tempi recentissimi ha man­dato segnali di apertura, per il suo ri­torno in Italia bisogna comprendere an­che la Roma. Che il problema del cen­travanti con certe caratteristiche conti­nua ad averlo anche se adesso sulla panchina si è seduto Claudio Ranieri.



Giovedì scorso, tra l’altro, Tullio Tin­ti è stato in visita a Trigoria, motivo un altro suo assistito, Mauro Esposito, in scadenza il prossimo trenta giugno, uno dei tanti e prestigiosi attaccanti curati dal procuratore (Pazzini, Rolando Bian­chi, i due Inzaghi, Palo­schi, Pozzi. Anche se in quella giornata non si è parlato di Toni: « Con i di­rigenti giallorossi non ho parlato di Toni, del resto è ancora presto, siamo ancora ai primi di ottobre.

Toni, prima di qualsiasi altra ipotesi, vuole vedere come evolverà la sua situazione in Ger­mania. Ora sta bene, ha recuperato fi­sicamente, è pronto pr giocare. Più in là, tireremo le nostre conclusioni
» . Con­clusioni che la Roma, almeno dal punto di vista economico, le ha già tirate. Nel senso che un’ipotesi Toni a Trigoria è prima di tutto ipotizzabile solo in pre­stito (e il Bayern non è società che co­nosce la parola gratis). In secondo luo­go rimane in piedi anche il problema ingaggio, seppur dimezzato rispetto ai si sei milioni netti (qualcosa di meno di dodici lordi) garantiti al giocatore per una stagione. Rimarrebbero da garanti­re a Toni quasi sei milioni (lordi), cifra che va in controtendenza con la politica di riduzio­ne del monte ingaggi an­nunciata dalla società. Certo se Toni si riducesse l’ingaggio...



In controtendenza, da questo punto di vista, ci sono anche le richieste ( figlie però di una pro­messa della società) di Matteo Brighi per ridiscutere il suo ingaggio da meno di ottocentomila euro netti all’anno. Ie­ri è tornato a parlare il procuratore del centrocampista, Vanni Puzzolo, ricor­dando quella promessa. Che, ovviamen­te, è una promessa per un aumento sa­lariale.