Uno stadio a costo zero

12/09/2009 alle 09:33.

CORSPORT (D'UBALDO) - Il nuovo stadio della Roma sorgerà su un terreno del 18esimo Municipio. Pare che l'area non sia soggetta a vincoli ambientali, anche se presto ci sarà un incontro con l'Assessore all'ambiente del Comune, Fabio De Lillo. Sono già state superate le verifiche urbanistiche e le analisi preliminari con la sovrintendenza. L'area di 140 ettari si trova sulla destra di via Aurelia, venendo dal centro. Per capire, per chi conosce la zona, di fronte allo storico sfasciacarrozze Calò.

Il geometra Coricelli, che ha fatto tutti gli studi sull'area, ha consegnato a Rosella Sensi uno studio di fattibilità che il presidente della Roma si è visto approvare dal sindaco Alemanno e da Piero Marrazzo. Mercoledì il progetto sarà presentato ufficialmente, non martedì giorno in cui è stata convocata una riunione plenaria con i progettisti. Secondo il progetto nelle intenzioni della famiglia Sensi lo stadio dovrebbe arrivare a costo zero, attraverso un'operazione di project financing. La realizzazione dell'impianto sarà affidata a un costruttore che potrà poi tirare su qualcosa come 300 appartamenti. Molti imprenditori romani sono interessati. Edilizia residenziale su quella che è oggi classificata come un'area "agricola non di pregio". Questa zona, situata nel quadrante di Roma Ovest, sarà soggetta nei prossimi anni ad una profonda trasformazione, non dovuta necessariamente alla realizzazione dello stadio.

C'è già un piano per la centralità di Massimina, con un sistema viario completamente modernizzato. Il nuovo stadio, che sarà intitolato a Franco Sensi, sarà un vero impianto per il calcio, i posti saranno confortevoli e la visuale ottima, dalle curve alle tribune. Ci sarà molto da fare e la procedura autorizzativa dovrebbe essere completata in sei mesi. L'approvazione del progetto della Roma ha fatto nascere una polemica a livello politico.

Il deputato del Pdl, Claudio Barbaro, ha annunciato ieri le sue dimissioni: "Ho deciso di rinunciare all'incarico (era stato incaricato da Alemanno di fare il coordinatore dei rapporti fra Lazio, Roma e Comune) perchè non ho più trovato una sintonia tra la linea della cabina di regia e quanto è stato comunicato. Se il sindaco decide di agire diversamente dalla cabina di regia, questa non funziona più. Il metodo di lavoro non è conforme al mio modo di approcciarmi alle cose. Sono scettico sul modo di proseguire per questa strada, ma spero che il mio scetticismo possa essere sradicato al più presto. Il mio disagio deriva dal fatto che agisco per il bene della à."