
IL MESSAGGERO (M. FERETTI) - Quel lunedì 27 settembre del 1976, la Roma guidata da Niels Liedholm, e fresca di eliminazione dalla Coppa Italia, non si allenò. Il Barone svedese, in attesa di buone notizie dallinfermeria su Bruno Conti, appena operato di menisco, aveva concesso alla squadra due giorni di riposo. Cera allorizzonte lesordio in campionato in trasferta contro il Genoa, e per questo non era più il caso di forzare con la preparazione, curata dal prof. Piras. Così quel lunedì, secondo e ultimo giorno di vacanza per i giallorossi, il Tre Fontane rimase vuoto. Nella stanza numero 12 della clinica Fabia Mater, in via Olevano ..
Così quel lunedì, secondo e ultimo giorno di vacanza per i giallorossi, il Tre Fontane rimase vuoto. Nella stanza numero 12 della clinica Fabia Mater, in via Olevano Romano, sulla Prenestina, quello stesso lunedì cera invece il tuttoesurito e un gioioso casino. Fiorella, la moglie di Enzo Totti, aveva appena dato alla luce Francesco, biondo e paffutello, con il taglio degli occhi simile a quello di Riccardo, il primo figlio della famiglia, romana e romanista, che viveva in via Vetulonia. Fiorella non sapeva, non poteva saperlo, che aveva messo al mondo il più forte giocatore della storia della Roma. Lo sperava, forse, ma si sa, le mamme per certe cose non fanno testo. Per una mamma il proprio figlio è il più bello e il più bravo di tutti a prescindere. Francesco, il capitano della Roma, domenica compirà trentatre anni, Enzo e Fiorella sono diventati nonni e Cristian, il figlio di Checco, quattro anni, già frequenta la scuola calcio, il tempo passa, ma la storia è la stessa: Totti è ancora/sempre il più bravo di tutti.
Dallinizio della nuova stagione, ha giocato dieci partite e in dieci partite, alcune non completate, ha già segnato 14 reti. Sta bene, e se sta bene sono dolori. Per gli avversari ovviamente. Laltra sera nel pantano di Palermo (Mai giocato su un campo così, si rischiava di annegare), aveva appena preso una stecca sulla gamba destra, e per questo zoppicava: quando, però, larbitro Rocchi ha assegnato alla Roma il rigore, lui non ci ha pensato un attimo e si è presentato sul dischetto. Calciare con forza (con la gamba dolorante) e portarsi il pollice della mano destra tra le labbra, mimando il ciuccio dedicato alla moglie Ilary, è stato un attimo.
Lui e il gol, 234 volte a braccetto. In Italia e nel mondo. E sempre e soltanto con la maglia della Roma. Una scelta di cuore, la mia, ha ripetuto più volte. Se posso, questanno non voglio saltare neppure una partita. Il mio obiettivo è arrivare a segnare gli stessi gol di Roberto Baggio, il suo virgolettato. Baggio in campionato ha segnato 205 reti, Francesco dopo Palermo è salito a quota 182. E domenica, tra una candelina e laltra, a Catania cercherà di avvicinarsi ancor di più allobiettivo. Mo je tocca a Batistuta ha confidato, sorridendo, dopo la partita del Barbera, pensando che il suo ex compagno nella Roma del terzo scudetto ormai è lontano solo due gol nella classifica dei bomber di sempre. Intanto, nessuno potrà mai (più) togliergli il record di miglior cannoniere di tutti i tempi con una sola maglia.
Sorpassato Giampiero Boniperti, chi altro potrà insidiarlo? Cristian Totti, sussurra qualcuno, chissà. In attesa che (anche) Rosella Sensi firmi il suo nuovo contratto con la Roma (se ne riparlerà nella prima quindicina di ottobre, pare), Francesco continua a fare al meglio il proprio mestiere: la Roma, prima di Luciano Spalletti e ora di Claudio Ranieri, ha sinora segnato 30 reti, e il capitano ne ha firmate quasi la metà, 14. Tanto per dimostrare/confermare che la classe non ha età. Il problema della Roma non potrà mai essere Totti: se mai, sarà un problema quando Totti avrà smesso. Ma per questo cè sempre tempo: Voglio giocare almeno fino a 38 anni , ha spiegato il papà di Cristian. Quando smetterà, sarà sempre troppo presto.