Ranieri cambia la Roma: mai più una sola punta

15/09/2009 alle 09:51.

CORSPORT - Dopo la vittoria contro il Siena, Claudio Ranieri ha abbracciato tutti i suoi giocatori, anche Artur, che non ha giocato e Baptista, che aveva fatto entrare dalla panchina per poi sostituirlo. Il nuovo allenatore ha vinto la partita di esordio, ma sa che i problemi che atta­nagliano la Roma dall’inizio

MODULO - Sul piano tattico sa che dovrà ancora fare molto. La sua prima Roma non è quella vera. Domenica aveva bisogno di far fronte a una situazione di emergenza, ma pur avendo idee diverse da quelle di Spalletti, non giocherà mai con una sola punta. L’entusiasmo condiviso nello spogliatoio dopo la vittoria contro il Siena e l’abbraccio con i giocatori, sono sensazio­ni positive, sulle quali Ranieri potrà lavorare per costruire la sua Roma. Il nuovo tecnico insisterà con il suo progetto di rimodellare la squadra sul 4-4-2, con il centrocampo a rombo. Il suo attacco di base sarà composto da e Vucinic, due giocatori che si sanno trovare a occhi chiusi, con il capitano che può inventare il gol in qualsiasi momento e il montenegrino che è uno dei pochi giocatori che può dare profondità alla squadra. Ma nonostante la prestazione negativa di Siena non ha bocciato Julio Baptista e vuole rilanciare Okaka. Ieri ha lavorato molto con il giovane attaccante, gli ha parlato a lungo. Mentre Menez potrebbe trovare spazio giovedì a Basilea.

TRASFORMAZIONE - Nei primi giorni a Trigoria Ranieri ha lavorato molto sul­la fase difensiva. E continuerà a farlo. Perchè la squadra domenica si è espo­sta almeno tre volte al contropiede av­versario. E questo per Ranieri non de­ve accadere. Ieri il nuovo tecnico ha fatto rivedere alla squadra il video del­la partita contro il Siena e ha spiegato gli errori che sono stati commessi. An­che Spalletti faceva vedere i video alla squadra, ma la parte didattica del pre­cedente allenatore era molto più lunga. Ranieri spiega anche sul campo i mo­vimenti da correggere. Continuerà a lavorare per trasferire le sue idee alla squadra. Il tempo è dalla sua parte. Doni e Cicinho stanno per rientrare. Vucinic, che è stato operato quaranta giorni fa al ginocchio presto ritroverà la migliore condizione. E Brighi si è fermato per una contusione al ginoc­chio, ma non è niente di grave. Con l’organico ormai quasi al completo po­trà completare il suo processo di tra­sformazione della squadra e cercare di restituire convinzione ai giocatori.