
CORSERA - Sia pur gradualmente, Claudio Ranieri comincia a scoprire le carte. Il suo debutto sulla panchina della Roma a Siena è stato accompagnato da una vigilia insolitamente serena, nonostante tutti i dubbi sulla prima formazione ufficiale da schierare nel nuovo corso post-spallettiano. Non molte le anticipazioni ma qualche certezza già si evince: di intoccabili, in questa gestione tecnica, ce ne saranno davvero pochi.
Una crema solare che arriva a fine estate, forse però riuscirà a lenire i fastidi delle ultime scottature. Non è da escludere che già contro Ghezzal e compagni largentino possa cambiare ruolo, ma molto dipenderà da Juan. Facile immaginare, però, che, se ci fosse stato già Ranieri alla guida del timone giallorosso, contro la Juventus avrebbe impiegato il centrale argentino in marcatura stretta su Diego, che magari non si sarebbe esaltato nel realizzare le sue giocate con quellirrisoria facilità. Ranieri ha espresso considerazioni lusinghiere anche su Perrotta: un altro che ha giocato con qualsiasi allenatore, un altro utile per tutte le evenienze.
Oggi a Siena si prevede una squadra più guardinga, ma senza rinunciare alla qualità. Le prove effettuate in questi giorni a Trigoria farebbero pensare a un 4-4-2 che ben somiglia al 4-3-1-2, anche se mai come oggi le sorprese sono dietro langolo. "Voglio equilibrio e aggressività: sto valutando diverse situazioni legate ai convalescenti - ha detto Ranieri - parlerò con Juan e Baptista per capire come stanno dopo gli impegni con la Selecao e mi regolerò di conseguenza". Doni, Cicinho, Esposito e Okaka indisponibili, Cerci e Andreolli non convocati per scelta tecnica, questa la possibile formazione iniziale: Julio Sergio, Cassetti, Mexes, Burdisso e Riise in una difesa protetta dal terzetto di mediana formato da Brighi (in vantaggio su Taddei), De Rossi e Perrotta, che col trequartista tattico Pizarro avranno il compito di garantire rifornimenti a Totti e Vucinic.