GASPORT - Philippe il biondo, Filippo er mejo fico der bigonzo (titolo onorifico che gli fu concesso da apposita commissione marguttiana nel 2007), Filippo il bello: re di Francia ma solo a Roma, dato che in patria si sente un esule, più fuori che dentro la Nazionale, mal sopportato da Domenech (e questo in caso di defenestrazione potrebbe agevolarlo), comunque assai più stimato dai romani che dai franzosi. Filippo il bello, sì, adorato dalle ragazzine, corteggiato dalle belle donne e le belle squadre, anche dalla vecchia Signora: la Juventus gli ha messo gli occhi addosso,...
Lo schiaffo di Siena Filippo il bello, Mexes è certamente uno dei migliori difensori del campionato italiano, certamente anche un impulsivo, uno che alle provocazioni reagisce sempre, uno che non sopporta le ingiustizie, siano esse un torto arbitrale o una scorrettezza avversaria. La sua Chiesa è stata Pavel Nedved, «mi sta sulle pa...», ammise una volta pubblicamente. Più o meno quanto disse Filippo il Bello a Bonifacio VIII, forse. Mexes è bravo, ma ogni tanto gli vengono i cinque minuti, e allora ti puoi aspettare qualsiasi cosa. Il minimo è che gli si spenga la luce e addio lucidità. Un anno fa, fu protagonista del celebre schiaffo di Siena: falloso, isterico, si fece cacciare per doppia ammonizione, mandò a quel paese larbitro, beccò tre giornate di squalifica. Un disastro. Lo schiaffo lo dette alla Roma, che una settimana dopo ne prese quattro dallInter.
Regolata «In effetti dovrei darmi una regolata disse in ritiro a Brunico . Sto lavorando sulla mia personalità». Dieci ammonizioni e due espulsioni nello scorso campionato (più tre gialli nelle coppe), sono anni che Mexes viaggia su queste cifre. Di Gaetano Scirea, che scomparve venti anni fa, in questi giorni di celebrazioni si è evidenziato che non subì nemmeno unespulsione in tutta la carriera. Philippe, solo con la maglia della Roma, ne ha collezionato 9 (e 66 ammonizioni!). «Devo darmi una regolata ». Già.
Vale sempre Ranieri ha bisogno di lui (e infatti non cè allenamento in cui i due non si appartino a parlare), che gli copra le spalle e le copra alla Roma in questo momento che si ricomincia da zero e, forse, non si può pensare troppo in grande, sarebbe pericoloso, e questa prudenza si tradurrà in campo con uno schieramento più difensivo. Sarebbe importante se gli obiettivi di Mexes fossero davvero vicini dallessere raggiunti: «Spalletti mi ha chiesto di fare la voce più grossa in difesa, di comportarmi da leader insomma», rivelò ancora a Brunico. Filippo, ricordati: vale anche per Ranieri.