L'illusionista ha fatto 100

25/09/2009 alle 10:19.

IL ROMANISTA (G.PIACENTINI) - C'era una volta Franco Sensi. E oggi, purtroppo, non c’è più. Oggi alla guida della Roma c’è la figlia Rosella, presidente e amministratore delegato che si autostipendia cautamente. Il bilancio chiuso il 30 giugno 2008 parla di un milione e centomila euro l’anno, il prossimo chissà... Quelli che erano

alla guida della Roma c’è la figlia Rosella, presidente e amministratore delegato che si autostipendia cautamente. Il bilancio chiuso il 30 giugno 2008 parla di un milione e centomila euro l’anno, il prossimo chissà... Quelli che erano "i nemici" del padre ora sono gli amici della figlia. Promesse mantenute? Poche. Dalle cessioni Mancini e Cassano, fino a quella di Aquilani, che «non sarà mai ceduto finché la Roma sarà della famiglia Sensi». Già. Ma fino a quando la Roma sarà della famiglia Sensi?

IL VOTO PER GALLIANI Autunno del 2004. Franco Sensi al termine di un’assemblea federale è costretto ad alzare bandiera bianca. «Votiamo tutti Galliani, io in prima linea non ci sto più». E’ la resa di Franco Sensi, il passaggio di consegne alla figlia Rosella, che di fatto inizia a guidare la società al posto del papà: Galliani, Giraudo e Moratti non sono più “un’associazione a delinquere” ma sono i nuovi amici della Roma di Rosella.



IL CAFFE’ IN CAMPIDOGLIO Il primo passo del riavvicinamento c’era stato in estate nel famoso caffè in Campidoglio offerto dall’allora sindaco Veltroni a Rosella Sensi e Antonio Giraudo. Tema dell’incontro?

Ufficialmente i diritti televisivi. In realtà l’incontro è servito per sbloccare la cessione di , che Baldini aveva già venduto al Real Madrid, alla
che si era appena legata a Fabio Capello.


 

L’INTERVISTA In un’intervista rilasciata a Toni Damascelli de Il Giornale il 4 novembre 2005, Rosella

Sensi regalò alcune "perle". «Moggi? Ha un grande senso dell’umorismo. Giraudo Ti guarda come se ti

volesse prendere in giro. Capello è timido, non guarda mai negli occhi. Zeman? Più presuntuoso che altruista».

 

GALLIANI AMABILE «Galliani è un signore. Una persona amabile». In un’intervista rilasciata il 18 agosto 2009 a Civitavecchia davanti a pochi e selezionati organi di stampa Rosella Sensi dice. «Con Galliani

i rapporti sono cambiati negli ultimi anni, ha mostrato sempre grande rispetto nei confronti della Roma, una volta ci ha anche avvertiti che ci stavano rubando un giocatore. Io ricordo le litigate di papà con Galliani, ma con il passare del tempo i rapporti possono cambiare, si può mutare idea che credo sia dimostrazione di intelligenza».

 

IL DIVORZIO CON BALDINI La prima conseguenza di queste nuove alleanze è il divorzio da Franco Baldini. Nel novembre del 2004 il ds di allora, quello che era diventato il paladino di molti romanisti per le battaglie portate avanti con il presidente Sensi contro il Palazzo, si dimette. Dimissioni respinte dalla società. Divorzio solo rinviato. Il 24 marzo del 2005, infatti, alle 17,12, la separazione divenne definitiva.

RICAPITALIZZAZIONE? UNA PRIORITÀ L’estate del 2004 fu anche quella in cui la società, in grave difficoltà

economica dopo i fatti degli anni precedenti, chiese aiuto ai suoi tifosi per la ricapitalizzazione. Sempre Rosella Sensi alla Gazzetta dello Sport del 9 luglio: «Se per i tifosi della Roma la loro squadra è una priorità, non ci trovo nulla di strano che in un momento così importante diano il loro contributo».

 

RICAPITALIZZAZIONE NEGATA La dottoressa Sensi nella lettera apparsa sul sito della società il 5 maggio 2009 ha negato la ricapitalizzazione: «Senza alcun tono polemico voglio in ultimo ribadire che l’As Roma non serve a finanziare Compagnia Italpetroli e che invece quest’ultima ha per molti anni finanziato l’As Roma, garantendo con il proprio patrimonio, accollandosi debiti di As Roma ricapitalizzando la Società o rinunciando ai propri crediti, senza chiedere ai soci di minoranza la sottoscrizione di aumenti di capitale sociale. Se la nostra holding si trova in una fase di ristrutturazione la motivazione è proprio nell’aver messo mano al portafoglio infinite volte, al fine di sostenere la massima competitività».

 

MANCINI La cessione del brasiliano all’Inter ha vista impegnata in prima persona la dottoressa Sensi.

Dopo che il 10 gennaio 2008 Il Romanista fece una prima pagina dal titolo "Rottura" la Sensi convocò

d’urgenza Amantino a Villa Pacelli. Due giorni dopo, il 12 gennaio, Mancini fa una intervista a Roma

Channel nella quale dice che «c’è tanta gente cattiva che vuole rovinare questo gruppo. Tra me e la società

non ci sono mai stati problemi». Il 15 dello stesso mese da Trigoria fanno sapere che «non è arrivata la firma,

ma siamo vicini». Il 10 luglio Roma e Inter trovano l’accordo per il passaggio di Amantino in nerazzurro.

 

SOROS Dal 22 marzo 2008 in poi Il Romanista ha sempre sostenuto che George Soros era interessato

all’acquisto dell’As Roma e che Inner Circle Sports era tra gli intermediari. I comunicati congiunti As

Roma-ItalPetroli smentivano in continuazione. Il 10 aprile, un comunicato ammette: «Ricevuti segnali in merito a possibili interessi da parte di soggetti terzi aventi ad oggetto la propria partecipazione in As Roma». Il 18 aprile un altro comunicato ammette che «un rappresentante a ciò incaricato da Italpetroli ha ricevuto la visita di un rappresentante di un soggetto potenzialmente interessato a rilevare tale partecipazione e nel corso dell’incontro è stato informalmente manifestato un possibile generico interesse all’acquisizione del pacchetto azionario di A.S. Roma». Il 21 aprile: «Si ribadisce il carattere del tutto interlocutorio e puramente esplorativo dell’incontro che ha avuto luogo la scorsa settimana con un rappresentante della Inner Circle Sports».

 

GLI ARABI Il 17 aprile, comunque, Il Romanista racconta della fantomatica offerta araba che aveva fatto

allontanare Soros, beccandosi insulti, critiche e smentite. Il 27 maggio, poi, Il Romanista scrive che Soros, interpellato da Inner Circle dopo che la stessa aveva chiuso un accordo con Unicredit per la cessione della Roma, dice nuovamente di no. E ancora insulti e critiche, visto che tutti sono convinti che l’affare sia fatto. L’affare in ogni caso sfuma e la famiglia Sensi rimane al timone della società.



SPALLETTI CONFERMA Il 3 maggio 2009 rispondendo a una domanda sulla vicenda Fioranelli, Luciano

Spalletti dice: «La famiglia Sensi, mi sembra, si è impegnata molto, per quello che ne so io che però non conosco i dettagli. Come quella volta che mi hanno detto di dire in sala stampa che con Soros non si erano visti, poi hanno fatto un comunicato in cui dicevano il contrario».



TACOPINA Altri particolari emergono dall’intervista rilasciata da Joe Tacopina l’11 luglio a LaRoma24.it: «George Soros, attraverso il sottoscritto, aveva pronta un’offerta, che peraltro era stata accettata dalla stessa dirigenza giallorossa nella sostanza per ben due volte: una prima ad aprile 2008 e una seconda a giugno 2008. Un preaccordo con la proprietà romanista prevedeva un pagamento di 280 milioni di euro cash, lasciando la presidenza onoraria a Rosella Sensi a fronte di un compenso di un milione di euro l’anno. Al momento della firma, che sarebbe stata formalizzata dopo una trattativa per un’offerta vincolante, la richiesta è stata diversa: 350 milioni di euro per l’intera operazione, di cui 280 per la Roma e i restanti 70 per la buonuscita’ della famiglia Sensi».



LA MAIL DI PIPPO Prosegue Tacopina: «Per tentare di convincerci a concludere comunque l’affare, anche a fronte di una sostanziosa variazione della richiesta, è stato allora inviata un’email a Unicredit da un acquirente arabo che sarebbe stato pronto a sborsare 400 milioni di euro senza nessuna ‘diligence’. Chi c’era dietro questa mail indirizzata ad Unicredit? Pippo Marra».

 

NO GRAZIE «Soros reagì con una bella risata e un "no, grazie": non è questo il modo di portare avanti una trattativa. Il gruppo arabo risultò ovviamente essere un bluff. Dopo il fallimento della trattativa sono stato contattato altre due volte, sia dalla dirigenza romanista, sia da emissari Unicredit, ma né la Blackstone, né nessun altro gruppo da me contattato si è voluto addentrare in una trattativa con l’As Roma».

 

NESSUNA QUERELA Dichiarazioni queste che hanno portato il presidente della Roma a minacciare azioni legali nei confronti dell’avvocato Tacopina. Questa la risposta. «(...). Pur non potendo immaginare i motivi della possibile querela, si invita comunque la Sensi a procedere senza indugio». La querela non è ancora arrivata.

 

AQUILANI INCEDIBILE Sembra essere certa delle sue convinzioni la dottoressa Sensi quando il 20 dicembre

2007 dichiara: «Finché la mia famiglia resterà alla guida della società, ,
e Aquilani


non si muoveranno da Roma».

 

"VOGLIONO VENDERLO" Il 19 novembre 2008 il Romanista esce con il titolo “Vogliono venderlo”, spiegando che in caso di mancata qualificazione alla il centrocampista di Montesacro sarebbe stato sacrificato. Decisione, questa, che il direttore tecnico Bruno Conti ha anticipato al calciatore.

 

ROMANISTA DESTABILIZZATORE Immediata la risposta di Conti che il giorno dopo detta un comunicato all’Adn Kronos: «Con Alberto, con cui ho un rapporto quotidiano, non ho mai parlato di cessione... Ritengo estremamente offensivo per la mia persona, sia come uomo che come professionista, attribuirmi dichiarazioni che non ho mai rilasciato e che quindi sono prive di ogni fondamento. Pertanto, considerando la gravità del fatto pur rispettando il lavoro del giornalista ed il diritto di cronaca, ci troviamo costretti ad escludere ogni tipo di rapporto con il suddetto quotidiano, in considerazione della palese volontarietà nel diffondere notizie false e fuorvianti al solo fine di destabilizzare l’ambiente».

 

AQUILANI CEDIBILE Il 5 agosto 2009 L’AS Roma SpA comunica di aver autorizzato il Liverpool FC a prendere contatto con il calciatore Alberto Aquilani, per discutere l’ipotesi di un suo eventuale trasferimento in Inghilterra.



AQUILANI CEDUTO L’8 agosto 2009 L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver raggiunto l’accordo con il Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited per la cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Alberto Aquilani, con effetti a decorrere dalla data odierna, a fronte di un corrispettivo di 20 milioni, oltre a bonus».



SPALLETTI RESTA Il 5 aprile Rosella Sensi dichiara: «Anche Spalletti, in vista dei prossimi due anni di lavoro

con noi, dovrà continuare a interpretare il ruolo di motivatore e educatore dimostrato per tre stagioni a Trigoria».



VI LASCIO I SOLDI Il 3 maggio la risposta del tecnico. «Se la Roma non capisce che non si può ogni sera

tentare di pararsi il c... con le telefonate private agli amici, si torna da dove siamo partiti... Se poi il problema

sono i soldi, ve li posso anche lasciare».



SPALLETTI VA 1 settembre "L’A.S. Roma rende noto di aver ricevuto in data odierna le dimissioni del Sig. Luciano Spalletti, dalla carica di allenatore della della prima squadra. A seguito delle dimissioni presentate,

il contratto economico con il Sig. Spalletti, la cui naturale scadenza era prevista al 30 giugno 2011, è stato risolto consensualmente in via anticipata, con effetto immediato".



SULLA NAVE 2 settembre Rosella Sensi. «Non mi sarei aspettata che potesse abbandonare la nave in questo momento». Due giorni e il tecnico risponde: «Sono rimasto amareggiato perché abbiamo passato

tante situazioni insieme e perché a me sulla nave mi avevano invitato spesso».



I TIFOSI. GRAZIE A...QUASI TUTTI
27 aprile 2008 dopo Roma-Torino. In piena vicenda-Soros. «Ho un

messaggio da parte di mio padre. Ringrazia Pippo Marra per l’amicizia che ancora una volta ha dimostrato

e ringrazia tutti quei tifosi, ma solo quei tifosi, e sono tanti, che gli stanno dimostrando tanto affetto,

a lui e a tutti quelli che si impegnano per questa squadra».



CONTESTAZIONE ALL’OLIMPICO Il 31 maggio scorso durante Roma-Torino è andata in scena una

durissima contestazione, con la parzialmente vuota durante tutta la durata dell’incontro o


con striscioni eloquenti, con su scritto “Vattene” esposti sui muretti che di solito ospitano i gruppi organizzati.



CONTESTAZIONE A TRIGORIA Il 5 settembre dopo un mercato fallimentare e le dimissioni di Spalletti

la pazienza dei tifosi romanisti è arrivata al minimo. In 600 si radunano davanti a Trigoria e ne hanno per

tutti, ma la più bersagliata rimane la dottoressa Sensi, la invitano ad andarsene.



A.A.A. TRASFERTE OFFRESI L’ultimo episodio riguarda la trasferta di Siena, inizialmente vietata per

i tifosi romanisti ma poi, in seguito all’intervento di Rosella, riaperta ma solo con modalità stabilite dalla

Roma in accordo con la . Cosa che i tifosi organizzati non hanno gradito. Questo il comunicato


della Sud: "La nel rispetto delle proprie tradizioni e delle più elementari norme di libertà


tiene a precisare, in qualità prima di cittadini, poi di ultras, che non parteciperà alla farsa organizzata dalla

Società di Trigoria. Si invitano i “veri tifosi” a disertare la trasferta".



LAZIALI A TRIGORIA Quelli “ufficiali” sono 3: il consigliere d’amministrazione e presidente dell’agenzia

di stampa Adn Kronos (organo ufficiale di Trigoria) Pippo Marra, Enrico Bendoni e buon ultimo Roberto

Muzzi. La fede laziale dell’ex attaccante è testimoniata e consolidata nel tempo ma per chi avesse voglia

può andare a rivedere la puntata di Sfide in cui si vede Muzzi in tuta biancoceleste festeggiare prima

un gol di Cesar nel derby e poi lo scudetto della Lazio. Allenerà gli Esordienti classe ’99. Che Enrico

Bendoni sia un noto e acceso tifoso laziale, al punto di chiamare Tommaso il figlio, in omaggio a Maestrelli,

non è neanche questo un segreto. Nel 1992 viene chiamato da Cragnotti per rivestire la carica di della Lazio e nel 1995 diviene consulente privato del presidente. Nel 1998 organizza l’entrata in borsa della società biancoceleste. Questo compito lo svolge anche nel 2000 per conto della Roma. Attualmente è consulente privato di Rosella Sensi ma la definizione non rende bene l’idea del suo ruolo in società dove è considerato una vera e propria eminenza grigia. Sul consigliere d’amministrazione e cavaliere del lavoro Pippo Marra si è detto di tutto e di più. Soprattutto grazie alla sua vena poetica che di solito manifesta ogni qualvolta il Presidente ha bisogno di lui. Fu così nel 2007 dopo la cessione di Chivu all’Inter, nell’aprile 2008 quando Soros fu a un passo dal prendere la Roma ed esattamente un anno dopo quando invece ad avvicinarsi alla Roma fu Fioranelli. E così tra “occhiuti rapinatori”, “squali travestiti da sirene” e “Rosella la dea Vesta giallorossa”, Pippo si è scoperto tifoso romanista perché “una mattina di ottobre di 15 anni fa” ricevette la chiamata di Franco Sensi. Basta andare su Google immagini e digitare “Pippo Marra”. Ne uscirà fuori una bella foto, col berretto della Lazio.



SOLDI DALLA CHAMPIONS
Nella graduatoria dei ricavi complessivi per club, secondo l’analisi di StageUp-Sport&Leisure Business pubblicata il 14 settembre 2009 la Roma è dodicesima a quota 97 milioni. Visto l’ultimo mercato la domanda più ricorrente tra i tifosi romanisti è: dove sono finiti questi soldi? «E’ una campagna acquisti studiata». Ha detto proprio così il presidente giallorosso il giorno della presentazione alla stampa di Claudio Ranieri.



«IO CON LA ROMA NON CE MAGNO» «Non è lo stipendio più alto, sono il manager operativo di questa società e non è che ci magno con questi soldi, giusto per dirlo alla romana». Ha risposto così il presidente romanista a chi gli chiedeva conto del suo stipendio di un milione e centomila euro annui (certificato dal bilancio al 30 giugno 2008 pubblicato sul sito della società), per guidare la Roma.



TOTTI LASCIATO SOLO
«Rosella per me è come una sorella» ha detto qualche tempo fa , esponendosi e non poco in un momento in cui il Presidente era in grande difficoltà con i tifosi. Ora che Francesco è criticato da una parte del tifo, Rosella Sensi dov’è?



LO STADIO Il 29 settembre a Trigoria avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del nuovo Stadio della società, a cui parteciperanno il Sindaco di Roma Gianni Alemanno e il Presidente della Regione Lazio Marrazzo. In attesa della presentazione però le domande che si pongono i tifosi sono altre. Tipo: dove intendono trovare i Sensi i soldi se hanno 500 milioni di debiti con le banche?