LEGGO (L. DI VERONICA) - La mossa di ieri lha fatta la Consob che ha spedito due lettere, una allimprenditore Francesco Angelini, laltra al presidente Rosella Sensi, in cui invita alla massima prudenza nelle dichiarazioni pubbliche sullAs Roma. Lamministratore delegato di Unicredit, Alessando Profumo, invece ha regalato soltanto un «no comment» circa le indiscrezioni di questi ultimi giorni che vogliono la banca di Piazza Cordusio in forte pressing sul gruppo ItalPetroli per rientrare dei circa 300 milioni. Cè chi giura ed è ..
Vero è che la banca non ha dato nessun ultimatum ai Sensi perché è già oltre, sarebbe già pronta a passare alle vie giudiziarie: tutte le carte per far rispettare scadenze non rispettate dalla famiglia Sensi, e per operare un risanamento mai fino in fondo praticato, sono pronte. La novità è che Unicredit non spinge più per la cessione della Roma, ma per quella degli altri assets della famiglia Sensi. In verità appare una strategia visto che As Roma è lunico vero asset che può garantire liquidità in caso di vendita. Di sicuro Unicredit vede bene e pare un eufemismo il passaggio di proprietà.
Sullo sfondo, ma ormai è in primo piano, cè sempre Francesco Angelini, ormai in stretto contatto con la banca. Anche per questo Rosella Sensi non è contenta, tuttaltro. Ieri era a via Rosellini in Lega, dove è diventata vicepresidente vicario, si è detta dispiaciuta delladdio di Spalletti (dopo che il giorno prima laveva accusato di scendere dalla nave) e ha elogiato la proposta del presidente Uefa Platini sullequiparazione degli stipendi entro due anni.
Più dispiaciuti però appaiono i tifosi, che dopo le solite scritte sui muri di Trigoria, oggi hanno organizzato una manifestazione di protesta nel pomeriggio proprio davanti al Fulvio Bernardini. E il loro modo di fare pressing.