Di classe e d'orgoglio, Totti rianima la Roma

21/09/2009 alle 09:48.

GASPORT (R. PALOMBO) - E Rosella baciò Marco. Tre volte in un quarto d'ora, una per ogni gol della Roma. Quadretto familiare in tribuna d'onore, per la signora Sensi in Staffoli, che festeggia così la doppietta di Totti (quota 18, Batistuta 184) e il super gol di De Rossi. La risposta del capitano agli stimoli di Ranieri è da unomo vero, prima ancora che da fuoriclasse. Cronaca della resurrezione di una squadra che a Basilea, tre giorni prima, sembrava finita e che centra la vittoria numero 1000 in campionato in modo netto, rotondo, inequivocabile

La chiave. E' tutta dentro le 72 ore che passano dal flop di Basilea a una serata che riproietta la Roma verso traguardi importanti (terzo e quarto posto, proprio come dice ). Il duro richiamo di Ranieri a un impegno e a una professionalità che in Svizzera erano mancati, si traduce in una prova collettiva di grande spessore. Carattere, determinazione e lampi di classe assoluta, in qualche caso accecanti come capita col terzo gol , pongono la Roma due spanne sopra la derelitta .

Roma sontuosa. sfrutta l'importanza di un Vucinic rompighiaccio al proprio fianco (sarà lui a provocare il netto rigore dell'1-0 causato da un mani di Gamberini), detta i tempi davanti a una difesa sempre alta e tonificata dall'epurazione dello svagato Mexes. Con Burdisso capocomitiva e Juan al fianco, Riise torna a essere straripante e Cassetti fa meno danni del solito. Il rombo di centrocampo, basso, Perrotta vertice alto sui piedi di Zanetti, Taddei a destra e Pizarro un pò spaesato a sinistra, funziona. E' un modo di giocare semplice, magari meno raffinato, ma è quel che serve e che può permettersi la Roma attuale. Complimenti a Ranieri il resturatore, che nella ripresa avrà modo di testare anche Okaka e Faty, prima di regalare un pericoloso quarto d'ora a Mexes (con lui Gila segna, e si procura altre due palle-gol).

sconcertante. Prandelli insiste con il , ma a questo punto ci si domanda se davvero se lo può permettere. Con Mutu inesistente trequartista dietro Gilardino e con due pesi piuma come Marchionni e Santana ai fianchi del rumeno, la risposta è no. Un calendario iniziale particolarmente soft ( e poi Palermo e Cagliari in casa) ha forse alimentato suggestioni che sono fuori posto. L'addio di Felipe Melo pesa, Zanetti si batte ma ne rappresenta solo la pallida controfigura, mentre Montolivo non pare troppo propenso a soffrirgli accanto. Sulla difesa, priva di Vargas, meglio stendere un velo pietoso. Prandelli lo aveva detto: "Temo la Roma ferita". Ma forse nemmeno lui poteva immaginare quanto la si sarebbe mostrata prodiga crocerossina.

P.S. La curva in sciopero contro la tessera del tifoso e solidale coi 9 teppisti arrestati a Basilea si è fatta viva dopo  mezzora (fischiata dal resto dello stadio) facendosi accompagnare da 17 bombe carta. Un buon motivo per tenere duro, e rendere la tessera obbligatoria al più presto.