Angelini va da Alemanno

24/09/2009 alle 09:07.

CORSPORT - Doveva rimanere segre­to. Invece, niente, perché, si sa, a Ro­ma, il segreto è sempre quello di Pul­cinella. Dunque: ieri pomeriggio il sindaco Gianni Alemanno si è incon­trato con il dottor Fran­cesco Angelini. Sì lui, l’imprenditore farma­ceutico che, non è più un mistero per nessuno, è interessato all’acquisto della Roma, da solo ma anche in società con qualcun altro, a patto di avere comunque la mag­gioranza per gestire in prima persona il futuro del club giallorosso.


E’ un incontro importante proprio perché i temi trattati tra il primo tadino della capitale e il dottor Ange­lini, hanno ruotato tutti intorno alla Roma e al suo futuro. Con un partico­lare riferimento alle ultime novità re­lative alla presentazione del progetto stadio da parte della famiglia Sen­si. Un progetto che, ov­viamente, non può non cambiare i numeri per un’eventuale acquisizio­ne della Roma.


Anche per questo l’im­prenditore farmaceutico ha voluto personalmente fare presen­te al sindaco di Roma che le sue inten­zioni sulla Roma sono tuttaltro che semplici parole, che il suo interesse è reale e concreto, che è pronto all’ac­quisto anche da solo, sempre che i nu­meri non siano fuori mercato perché

«voglio la Roma, l’unica condizione è di non mettere a rischio le mie azien­de, sono pronto a pagarla anche un po’ di più del suo valore perché è una que­stione di cuore, ma non si può preten­dere di pagarla il doppio» . Da quando, poco dopo Ferragosto, il dottor Ange­lini rilasciò un’intervista a questo giornale, chiedendo una risposta dalla Banca credititrice, l’im­prenditore ha continuato a lavorare al suo proget­to di Roma, scegliendo un profilo molto basso, nessuna dichiarazione ufficiale, ma contatti ri­petuti con Unicredit.

Che, peraltro, non ha mai nascosto di considerare assolutamente credibile il progetto prospettato da mister Tachipirina, fa­cendo anche trapelare che le cifre uf­ficializzate come inizio di trattativa ( 130 milioni per il 67% di proprietà della famiglia Sensi, più la successi­va, inevitabile Opa per una valutazio­ne complessiva intorno ai 220 milioni) erano «assolutamente nel range della valutazione e da considerarsi giuste per l’inizio della trattativa» .

Il sindaco Alemanno ha preso atto delle parole del dottor Angelini. Del resto il primo cittadino della capitale, non più tardi di qualche giorno fa, ave­va dichiarato che il suo interesse è quello di « una Roma più forte, con una società al­le spalle in grado di inve­stire per un futuro miglio­re » . Quello che, in sostan­za, ha spiegato ieri il dot­tor Angelini. Anche se su questa vicenda ora non può non pesare il proget­to stadio che sarà presen­tato martedì prossimo ma anche, anzi soprattutto, il fatto che tra le due fami­glie non ci sia una straordinaria sim­patia. E, fino a prova contraria, sulla Roma decidono i Sensi, anche se l’ope­razione pignoramento avviato da Uni­credit su tutti gli asset di Italpetroli (Roma esclusa) sta andando avanti.