
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il flop di Kosice lascia il segno. «A Genova voglio unaltra Roma». Se anche Rosella Sensi si precipita a Trigoria, di prima mattina, per scuotere allenatore e giocatori, vuol dire che anche la proprietà, a due giorni dal debutto in campionato, è preoccupata: la Roma vista in Slovacchia, e contro avversari modestissimi, non è pronta. Soprattutto mentalmente. Questione di testa più che di gambe: Spalletti sa quale è il problema, da prendere subito di petto in queste ore, preparando al meglio la sfida di domani sera a Marassi contro il Genoa.
La Sensi è intervenuta chiedendo subito una sterzata. Non gli è piaciuto lo spirito della squadra. Capace di snobbare il Kosice e di rischiare addirittura la sconfitta. Troppo distratta e individualista. Cè poca collaborazione in campo, tra calciatori e ancora di più tra reparti. Il gruppo che non si aiuta rende fragile la Roma attuale, i tre gol incassati in Slovacchia sono limmagine di una formazione senza equilibro e di conseguenza vulnerabile.
La prima trasferta di campionato si collega direttamente al mercato che vede la Roma in chiara difficoltà. Otto assenti annunciati: Doni, Cicinho, Juan, Perrotta, Vucinic, Okaka (nessuna lesione alla caviglia, in un paio di settimane sarà a disposizione), Baptista e lo squalificato Mexes. Leggendo la lista, Spalletti dovrà prendere atto dellemergenza totale in due settori, la difesa e lattacco. Guarda caso sono le due priorità che il club giallorosso ha per le operazioni in entrata. Dietro il tecnico sta messo peggio: al centro del reparto sarà costretto a far giocare fuori ruolo, accanto a Andreolli, Riise o Cassetti (più il norvegese, con Tonetto a sinistra) sempre che non diventi ufficiale Burdisso (per cautelarsi la Roma aveva chiesto Santacroce, ma il Napoli ha detto no). In avanti solo Totti e Menez, con il francese che tra laltro viene utilizzato da esterno. Lunica punta di ruolo rimane Esposito che, la prossima settimana, andrà via. Le alternative sono sugli esterni: Taddei, il titolare a destra, più Cerci, in crescita, e Guberti, in calo.
Con 8 titolari fuori dallelenco dei convocati per la prima in campionato, Spalletti sarà costretto, quasi certamente, a insistere sul vecchio modulo, il 4-2-3-1, scartando in partenza il 4-4-2 che garantirebbe più equilibrio alla squadra, soprattutto perché Menez, sistemandosi accanto a Totti (o qualche passo dietro), faticherebbe meno, sollevato da compiti di copertura sulle fasce.
È proprio questo il lavoro del tecnico giallorosso in queste ore. Perché se prenderà atto dellinsicurezza del gruppo, potrebbe riunciare a Brighi (difficile), affidandosi a due esterni di ruolo, Taddei e Guberti, con Menez accentrato, da trequartista o da seconda punta. Lassetto in questo caso sarebbe modificabile in corsa e permetterebbe alla Roma di non allungarsi troppo sul campo. Lobiettivo è migliorare la fase di non possesso palla con il coinvolgimento di più calciatori.
Resta in stand-by il trasferimento di Burdisso. LInter, nonostante ci siano anche la Lazio e il Genoa, vuole darlo alla Roma e concederebbe allargentino la rescissione del contratto. Non la buonuscita chiesta dal manager Hidalgo, ieri in Spagna. A Trigoria insistono per il prestito: la formula non piace al calciatore che però ha già detto sì al club giallorosso. Le altre operazioni di mercato sono invece rinviate alla prossima settimana. Almeno un altro titolare sarà ceduto: uno tra Cicinho, il Barcellona è freddo e potrebbe farsi viva la Fiorentina, o Baptista, per il quale si aspetta un segnale da Milano, lInter è ancora interessata, non avendo acquistato Sneijder. Anche Menez è in bilico: il Marsiglia lo chiama, la Roma lo fa partire solo se non piazza Cicinho o Baptista. Con Burdisso in organico, Andreolli andrà al Bari. Per il centravanti, il più gettonato rimane Pavlyuchenko, con Bianchi come alternativa e con Suazo nome di scorta. In prestito, ovviamente.