E Mancini pensa ad un clamoroso ritorno a Roma

15/08/2009 alle 10:47.

CORSPORT - C'è un Mancini per la Roma. Non Roberto, ma Alessandro. Amantino da Piatinga, Brasile, anni ventinove, alle spalle un campionato con l'Inter e 5 stagioni sotto il Cupolone, 154 partite e 40 gol in campionato con la maglia giallorossa, un tacco di Dio per entrare nel cuore di Roma, un addio lento, nervoso, milionario, con rancore. Al punto che oggi, dodici mesi dopo, potrebbe sembrare una barzelletta un eventuale ritorno del brasiliano dalle parti di Trigoria. Eppure...



Il fatto è che Mancini a Roma ci tornerebbe pure volentieri. Colpa di un feeling con Mourinho che è durato lo spazio di poche partite, un modulo che non ha funzionato e una simpatia reciproca che non è mai sbocciata. Colpa anche sua che si è via via immalinconito, e pensare che tutto era cominciato alla grande, un bel gol in ad Atene, la convocazione nella Seleçao, poi più nulla. Fino a pensare che poi non sarebbe stato così male rimanere alla Roma. Ora, di fronte alla prospettiva di un'altra annata tra panchina e tribuna e alla consapevolezza che la Roma di fronte a un altro attaccante esterno tutto direbbe meno che no, a cominciare da Spalletti, l'idea di fare il percorso inverso è passata nella testa del giocatore.

Qualche giorno fa, il brasiliano è stato di passaggio nella Capitale, dove non è simpatico a tutti, anzi, però qualche amico ce l'ha. In questo rapido passaggio, ha avuto modo anche di scambiare una chiacchierata con Luciano Spalletti. E tra le chiacchiere c'è stata anche quella di un suo eventuale ritorno in giallorosso. Il tecnico toscano tutto sarebbe sembrato meno che contrario, magari nella convinzione che il Mancini che ha conosciuto lui alla sua Roma potrebbe dare un certo contributo.

Insomma, il problema Spalletti non ci sarebbe. Semmai ce ne sarebbe un altro. Quello con la società. A cominciare dalla proprietà che non ha dimenticato il rapporto burrascoso avuto negli ultimi mesi con Mancini, cosa che ha voluto ricordare la dottoressa Sensi nei giorni scorsi "Mancini è voluto andare via". In sostanza in società non gradirebbero un ritorno del brasiliano. Ma al di là di qualsiasi considerazione sui rapporti personali, il vero problema da risolvere sono le condizioni dell'eventuale trattativa. Che Mancini sia un giocatore che l'Inter darebbe via volentieri, Mourinho lo ha fatto capire in tuttu le maniere possibili.

L'ipotesi di un prestito potrebbe essere anche percorribile, tra l'altro è l'unica via visto che nelle casse romaniste non è che ci sia grande abbondanza, l'autentico scoglio è l'ingaggio del giocatore (oltre 4 milioni netti a stagione) che fa a cazzotti con la dichiarazione della società di abbassare il monte ingaggi. Considerando passati i primi 2 mesi di stipendio, l'ingaggio rimarrebbe comuqnue superiore ai 3 milioni, troppi. Il giocatore potrebbe pensare di rinunciare a qualcosa, ma è evidente che, nel cao, all'ingaggio dovrebbe contribuire pure Massimo Moratti convinto dal fatto che Mou vuole una rosa più ristretta e dal fatto che, se non ci sono acquirenti per il brasiliano, il contributo della Roma sarebbe comunque un risparmio sul monte ingaggi.