Aquilani ai Reds: 20 milioni dal Liverpool

05/08/2009 alle 08:38.

GASPORT (CATAPANO) - «E’ arrivato il momento...», dice ai suoi quando il passaggio di Xabi Alonso al Real Madrid per 28 milioni di euro diventa ufficiale. A quel punto Alberto Aquilani deve guardarsi intorno per fissare nella memoria i luoghi in cui è nato e cresciuto, che non ha mai abbandonato, e ora dovranno viaggiare con lui, gli saranno compagni nelle prime difficili serate autunnali, quando farà buio presto e il vento spazzerà via i docks sulla Mersey, facendogli venire il magone.

 

Cifre super Non è che lo aspetti un lavoro al porto, va a giocare in un club glorioso, uno dei più titolati d’Inghilterra, da anni costantemente ai vertici in patria e in Europa. E Rafa Benitez, uno dei tecnici più stimati d’Europa, lo ha corteggiato con insistenza. Ma la squadra non conta, è il Liverpool, poteva essere l’ o chiunque altro, forse avrebbe fatto differenza solo se fosse stato il Real Madrid delle favole, stregato dal talento di questo ragazzo in una notte magica al Bernabeu, poi spaventato dai suoi problemi fisici, che ora costringono il Liverpool a porre una condizione: Alberto dovrà superare le visite mediche, dimostrare che la caviglia sinistra operata in Olanda dal professor Van Dick sia integra (e alla sede dei Reds è già stata inviata tutta la documentazione). Se così non sarà, il centrocampista scelto per rimpiazzare Xabi Alonso tornerà a casa, e tanti saluti ai venti milioni di euro (e bonus) che in attesa delle cifre ufficiali (domani, forse) il Liverpool, che segue anche Poulsen, pare proprio disposto a sborsare alla Roma. Pure Aquilani ci guadagnerà: quinquennale da 4 milioni netti a stagione, il doppio di quello che gli darebbe la Roma fino al 2013. Alberto potrebbe essere presentato ai tifosi dei Reds già sabato ad Anfield.

Figlio di Roma Se il calcio fosse soltanto traguardi da raggiungere e conti in banca da riempire, non ci sarebbe un motivo al mondo per cui ad Aquilani dovrebbe venire il magone. Ma a Roma il calcio è anche altro, e allora qui si era cresciuti tutti con un certo orgoglio per quei tre romani e romanisti che costituivano l’ossatura della squadra. Aquilani doveva essere l’erede di e , era stato accettato come tale da tutta la piazza, poi, per un motivo o per un altro, il rapporto con la tifoseria si è incrinato, tanto da suggerirgli in queste ore una considerazione amara: «Hanno trattato così un figlio di Roma».

Ricominciamo Pecunia non olet, purtroppo. La Roma, che ieri è tornata a volare in Borsa (+10,50%), aspetta solo di incassare i 20 milioni, cui ne andranno aggiunti altri 10 per far decollare il mercato. I candidati a partire restano Menez (secondo France Football il Marsiglia offre 11 milioni) e Baptista, col brasiliano nuovamente favorito, tanto da non essere convocato domani col Gand. Se partisse Baptista, il famoso centravanti di peso diventerebbe Alvaro Negredo, 24enne spagnolo del Real. «Per lui fare coppia con nella Roma sarebbe un onore, manon ci hanno contattato», garantisce il suo procuratore Alejandro Camano. Chissà se basterà per rendere la Roma competitiva.

Colpo di scena Ma da Madrid rimbalza un’indiscrezione clamorosa. Vinicio Fioranelli ha chiesto a Perez Diarra, Huntelaar, Robben, Van der Vaart e Metzelder. Una cinquina d’oro. Ma la trattativa per la Roma non era affondata?