IL MESSAGGERO - - Le ricette di Luciano Spalletti per la prossima stagione: una squadra con più carattere, una punta di peso. Il tecnico è sorridente, sereno, anche se vacanze ne ha fatte poche. Lui, un veterano della serie A: tutte le squadre si sono affidate ai giovani.
Uno Spalletti sul pezzo, insomma. E pensare che si era parlato di una sua partenza. «Si era detto che sarei andato alla Juve, invece sono qui. Mi sembra un buon segnale. Se ho pensato di stare fermo un anno? Se la società mi avesse detto che non puntava su di me, sarei rimasto fermo, visto non mi ha cercato nessuno. Tantomeno la Juve». Si riparte con Spalletti, con quelli di sempre. Anche se qualcuno è in vendita, necessariamente. Vucinic, Juan, probabilmente J.Baptista, o anche Perrotta, Brighi. «Ma se va via qualcuno deve essere rimpiazzato, come successe per Chivu. Ci sono calciatori difficili da sostituire. Il modulo? Si giocherà con due punte esterne, questo è sicuro. Come tutte le più grandi squadre dEuropa». Larrivo di un attaccante vuol dire partenza di Vucinic? «Mirko vive momenti esaltanti e difficili, ha bisogno di equilibrio. Si cercherà di metterlo a suo agio». Dal modulo, dalle sue parole, si capisce che forse quello in più sia J. Baptista. E lattaccante in arrivo? Uno alla Iaquinta, che resta il preferito di Spalletti. Pavlyuchenko, tanto per citarne uno prendibile, poi Borriello, si sa Roma e Milan hanno buoni rapporti... Capitolo portiere: Sorrentino è sempre un nome buono, Lobont lalternativa. Intanto lunico nome nuovo che Spalletti già ha a disposizione è Guberti. «Un ragazzo di prospettive e va visto nella dimensione attuale».