
CORSERA (L. VALDISERRI) - Una volta, per contestare, si aspettava almeno linizio del campionato. O, almeno, la prima amichevole di un certo spessore. Ora, in un mondo che corre sempre più veloce, anche il mugugno dei tifosi arriva in anticipo. La Roma, che da mesi vive nel più preoccupante immobilismo societario, ieri è stata contestata a Trigoria da un centinaio di tifosi, che hanno sfidato (allombra) il sole e il gran caldo per gridare al presidente Rosella Sensi di andarsene. Si parla soltanto di cessioni (a turno: Vucinic, ..
Fabio Cannavaro, ieri, ha dovuto abbozzare agli ennesimi fischi di juventini che lo ritengono un traditore: «Spero di poter sbloccare questa situazione con il dialogo, come si è sempre fatto. A un giocatore non fa mai piacere essere preso di mira e comunque capisco lamarezza di un gruppo di tifosi per quello che cè stato in passato. Il primo a cui è dispiaciuto lasciare la Juve, tre anni fa, ero io. E la mia famiglia. Alla Juventus stavo bene e ci sarei rimasto se non fossero successe certe cose. Ma, dopo la partita della nazionale a Bari con lIrlanda, Alessio Secco venne a casa mia e mi bastò quel gesto per farmi dire subito sì, torno. Con lui non parlai di cifre, per queste si sarebbe arrangiato il mio procuratore. Io ero già felice così».
E se la stagione scorsa gli ultrà juventini fecero il diavolo a quattro per impedire lo sbarco dellinterista Stankovic, questanno i tifosi nerazzurri hanno fatto capire subito che lo juventino Nedved ad Appiano non sarebbe stato gradito. Corsi e ricorsi storici.
La partenza di Kaká per il Real Madrid ha alzato la temperatura tra i milanisti. Non è un buon momento tra ultrà rossoneri e società: la contestazione al capitano Paolo Maldini, il giorno della sua ultima partita a San Siro, era già un segnale preciso. Poi, il giorno del raduno, altra contestazione davanti ai cancelli di Milanello.
Prima di tornare a Livorno, Cristiano Lucarelli è stato fischiato dai tifosi del Parma, a dimostrazione che le isole felici non esistono più. Lo stesso è successo ad Alessandro Rosina. Una volta i tifosi del Toro lo chiamavano Rosinaldo, ma i tempi sono cambiati. E i granata sono finiti in serie B.