IL MESSAGGERO - Il weekend appena finito è stato utile: ci ha aperto gli occhi sulla Roma di oggi. Le interviste di Spalletti, sabato, e di Totti, ieri, hanno toccato gli argomenti che più interessano ai tifosi giallorossi.
IL MESSAGGERO - Il weekend appena finito è stato utile: ci ha aperto gli occhi sulla Roma di oggi. Le interviste di Spalletti, sabato, e di Totti, ieri, hanno toccato gli argomenti che più interessano ai tifosi giallorossi. Che adesso sanno tutto o quasi. E cioè che, come se nelle ultime settimane (anzi, mesi) non fosse accaduto niente, tutto resta come prima. La proprietà non cambia, al comando ci sarà ancora la famiglia Sensi. E anche la squadra, più o meno, sarà la stessa, modulo compreso, salvo esperimenti..
Lallenatore e il capitano, ricompattando il gruppo e dando forza a Rosella Sensi, hanno presentato la nuova Roma che sarà proprio come la vecchia. In società e in campo. Se è così, con il clima di austerity che si respira nel calcio italiano, niente da dire. Perché lorganico giallorosso, quando lo rivedremo al completo, di sicuro è competitivo e quindi in grado di riscattare lultima fallimentare stagione. Ma quando Spalletti fa capire che alcuni titolari, almeno un paio, potrebbero partire, allora cè da stare attenti. I due in bilico, sempre dalle citazioni del tecnico, sono Juan e Vucinic. Se saranno ceduti, però, nessuno può avere la certezza che verranno rimpiazzati con giocatori dello stesso livello. Anche perché, come hanno detto con estrema sincerità sia Spalletti che Totti, certi acquisti la Roma non può proprio permetterseli. Guberti è arrivato a costo zero. Per il resto, le operazioni in entrata sono bloccate. Si fatica a prendere un portiere che serve come il pane, per aspettare che Doni finisca la convalescenza. Così come è impossibile, al momento, accogliere un attaccante, anche se svincolato, perchè non si può far crescere ulteriormente il monte ingaggi che è da Champions e non da Europa League, torneo a cui parteciperanno da fine mese i giallorossi.
La stagione può partire: Spalletti e Totti, aziendalisti in perfetta sintonia, hanno rassicurato pubblicamente i tifosi della Roma. Che sono costretti a fidarsi. Anche perché non hanno altra scelta.