I tifosi contestano anche Conti

13/07/2009 alle 08:13.

LEGGO - Di Brunico ce n'è uno. Perché a memoria di romanista – a parte qualche paradossale mugugno nella stagione dello scudetto da calciatore – Bruno Conti a Roma non era mai stato contestato.

La presidentessa, ovviamente, non è stata risparmiata nemmeno ieri, oggetto principale di quella parte del tifo giallorosso che non sopporta più l'incertezza e la precarietà societarie. «Rosella vattene», lo striscione poco criptico, e poi: «Meno azionisti, più romanisti». Di fatto, a parte il primissimo giorno, non è passata una giornata senza un qualche accento polemico nei confronti dell'attuale proprietà. La gente aspetta novità che non arrivano o che non possono produrre entusiasmo, come la nomina del supermanager da parte delle banche (Unicredit d'accordo con Mediobanca) a capo di Roma 2000 per gestire la transazione societaria. E' tutto così cavilloso e non immediato e, soprattutto, senza un riscontro pratico: la realtà per i tifosi romanisti è esclusivamente un mercato inchiodato, che si può aprire in entrata soltanto se prima esce qualcosa. L'ha detto Pradè, lo ha francobollato Spalletti.

Al momento, Matteo Brighi è il calciatore che appare più di altri sulla rampa di partenza, sia per un discorso d'organico (a centrocampo la Roma è più coperta che altrove) sia perché non è contento del mancato adeguamento contrattuale. Brighi potrebbe andare non solo a Firenze, ma anche a Palermo. Oltre a lui, i rumors continuano a investire Mirko Vucinic malgrado lui stesso abbia detto pubblicamente di voler restare: a leggere dall'Inghilterra, sul montenegrino ci sarebbe forte il Tottenham Hotspurs pronto a offrire 20 milioni di euro. La Roma direbbe subito sì. Così come non direbbe no se il Marsiglia arrivasse a offrirne 10 per Menez: Deschamps lo vuole, ma a Spalletti il giocatore non dispiace. Tant'è, qualcuno di importante dovrà partire e i tifosi dovranno farsene una ragione. D'altronde qui nemmeno più Bruno Conti è intoccabile.