Aquilani in partenza

16/07/2009 alle 08:35.

IL MESSAGGERO (ANGELONI) - C’è un mercato che sta per esplodere. Naturalmente è quello delle cessioni. I nomi sono sempre gli stessi, cioè quelli dei calciatori più appetibili, specialmente all’estero. Andiamo con ordine. Vucinic, uno di questi. Il Tottenham preme, lui non vuole andare. L’offerta è buona: 15 milioni più Pavlyuchenko. Il montenegrino ha detto no, almeno per ora.

 

Da Riscone, Spalletti ribadisce l’esigenza di vendere e traccia un bilancio sul ritiro. Dice quel che può. Ha lavorato con molti giovani, con un solo volto nuovo. Poi, qualcuno arriverà: una punta, proposto il cileno del Colo Colo Lucas Barrios, un difensore, i nomi papabili sono Esposito, Lugano, poi un , Sorrentino è sempre in lizza, si rifà vivo il vecchio Fontana e un esterno, da vedere se Santana o Semioli interessano sul serio. Tutte ipotesi, al momento. Certezze non ce ne sono. L’unica è che la Roma non sarà da scudetto, almeno sulla carta. « e Inter sono due grandi squadre, con rose eccellenti. Ma sono convinto che la Roma possa ritagliarsi il suo spazio, la differenza la farà il lavoro quotidiano», le parole di Spalletti. «È importante che i giocatori, come Juan, invece di parlare di scudetto dicano che giocheranno l’ottanta per cento delle partite. E ad alto livello. Allora il discorso cambia e si può parlare di traguardi. Il mercato? Qualche movimento andrà fatto. Il calcio è ormai questo, dobbiamo essere pronti. Vucinic si sacrificherebbe? Trovo corretta e importante la risposta di Mirko. La base c’è per lavorare in modo interessante. Comunque movimenti in uscita andranno fatti, non so come e quali, ma andranno fatti». Julio Baptista può fare il centravanti? «Non gli piace giocare con le spalle alla porta e un attaccante spesso lo fa». Come a dire: se non vuole fare il centravanti, dove lo metto?

Stasera si chiude. Un bilancio. «Positivo. Abbiamo potuto conoscere meglio i nostri giovani, quasi tutti i giocatori hanno svolto il lavoro quotidiano. C’è stato qualche piccolo intoppo, ma sono stati limitati come numero e gravità. C’è dispiacere ovviamente per l’infortunio di Perrotta, ma abbiamo fatto il possibile per evitare episodi del genere». Due parole su Menez. «È un ragazzo sensibile, un pò introverso. Ha grandi qualità di tecnica e di estro che gli rimarranno. Se ha una certa condizione fisica, migliorerà». Così come dovrà migliorare Julio Baptista.