Tre soluzioni per il futuro

29/06/2009 alle 10:49.

CORSPORT - Vinicio Fioranelli. Un misterioso, per ora, imprenditore straniero. Francesco Ange­lini. E’ la cronologia del prossimo futuro, com­prendendo anche la giornata di oggi, della so­cietà Roma. Chiarendo, ovviamente, che se si dovesse materializzare qualcuno, quelli che vengono dopo non potrebbero che inviare i complimenti al nuovo proprietario della Roma. Questa è una storia tutt’altro che finita e che nelle prossime quarantotto ore potrebbe far re­gistrare anche qualche impor­tante novità.

UNO - Dunque, Fioranelli. L’agente Fifa, nell’intervista che ha rilasciato a questo giornale venerdì scorso, aveva parlato di quattro-cinque gior­ni ancora di spazio per concretizzare il suo tentativo, cioè le giornate di oggi e domani. Quelle cioè in cui dovrà arrivare a chi deve ar­rivare l’ultima garanzia richiesta, la mancan­za della quale aveva bloccato tutto quando sembrava che si fosse pronti al brindisi. Nes­suno vuole spiegare nel dettaglio che tipo di garanzia manchi, ma pare sia un certificato di garanzia, diciamo così, che deve rilasciare la banca privata svizzera di Zurigo dove sono depositati i soldi che occorrono per l’acquisto della Roma. Vinicio Fioranelli è ancora convinto di poter aver partita vinta, come ha ribadito ieri sera in un’intervista televisiva, rilasciata alla tra­smissione «Cuore di calcio» in onda su Gold Tv: «Non è cambiato niente, io resto fiducio­so. Noi vogliamo la Roma e abbia­mo i mezzi per riuscire a pren­derla. Da entram­be le parti c’è l’in­tenzione di chiu­dere » .

DUE - Se Fiora­nelli avesse fatto male i calcoli, scatterebbe automaticamente il piano B che, per certi versi, ha già fatto i pri­mi passi. E questo piano rappresenta l’asso nella manica che banca Unicredit, creditrice di circa 280 milioni di euro nei confronti di Italpetroli, ha sempre fatto capire di avere. Si tratterebbe di un imprenditore straniero (per ora non risultano fondi) rimasto sinora nel­l’ombra e che a qualcuno dell’istituto banca­rio presieduto dal dottor Alessandro Profumo, ha fatto dire che alla fine saranno tutti con­tenti, tifosi e Sensi compresi. Nonostante i nu­merosi tentativi, per ora il nome di questo im­prenditore straniero continua a essere del tut­to sconosciuto. Di nomi, potete immaginare, ne circolano a dozzine e alcuni potrebbero suscitare anche qualche risata. L'unico che al momento potrebbe essere accreditabile è quello di Tamraz, il proprietraio di Tamoil, anche se in questo caso l'acquisizione comprenderebbe tutto il gruppo Italpetroli. L'unica certezza sarebbe che non è italiano.

TRE - La terza opzione è tuttora rappresentata dall'imprenditore romano e romanistra dottor Francesco Angelini l'unico, oltre a Fioranelli, che finora ha parlato ufficialmente della sua voglia di Roma.E' in attesa di notizie, anche se nelle ultime settimane, per tre volte sono saltati appuntamenti con Mediobanca. Cosa che non gli ha fatto per nulla piacere. Il suo progetto è noto, 130 milioni per il 67% delle azioni di proprietà della famiglia Sensi, poi l'Opa che porterebbe il titolare a circa duecento milioni. E' pronto a farlo da solo ma anche in compagnia di un socio a patto che lui non rappresenti mai la minoranza.