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Morabito: "Mi ha già chiesto Adebayor"

23/06/2009 alle 09:31.

IL MESSAGGERO Dal 1994 al 2002 hanno lavorato in società, poi la separazione e ognuno per la sua strada. Vincenzo Morabito è tra quelli che meglio di altri conoscono Fioranelli. «Lo conobbi quando lavorava per Cragnotti e mi chiese di trovare una squadra a Gascoigne, che piazzammo ai Rangers. Poi creammo una società, la ”Fimo Sport”, con sede a San Gallo, che si occupava di trasferimenti e..

Che tipo di personaggio è Fioranelli? «Vinicio è ambizioso, orgoglioso, gli piacciono le grandi sfide, le scommesse, vive di calcio e conosce molto bene soprattutto quello sudamericano e tedesco». La scalata alla Roma può essere un passo troppo lungo? «Forse. Dipende da quello che si sono prefissati gli imprenditori che lo sostengono e che sono chiamati a sborsare i soldi necessari per l’acquisto della società». Quando si è interrotto il vostro rapporto? «Nel 2001, attraverso la ”Firs Art” di Londra, entrammo nella Borsa inglese. Ma il progetto gli sembrò troppo limitato e decise di uscire, anche se conserva ancora 200 mila azioni che, nel caso, diventasse dirigente, dovrà cedere».

Crede che riuscirà in questa impresa? «Difficile dirlo ma, a questo punto e dopo aver fallito col , credo che andrà fino in fondo. Ha persino chiesto informazioni su Adebayor, da me assistito».

Che Roma pensa potrà allestire? «Una società basata su investimenti mirati».

Quali sono stati i migliori colpi di Fioranelli? «Riedle e Doll, il peggiore Capocchiano».

Tutti si chiedono chi c’è dietro la sua scalata. «Vinicio ha sempre avuto dei contatti con imprenditori, si è occupato di fondi internazionali, ha sognato in grande. Fare il procuratore gli è sempre andato stretto».

Che ruolo potrebbe avere nella nuova Roma? «Lo vedo amministratore delegato, un dirigente in movimento che non ama né la scrivania, né i giornalisti».