La Sensi prende tempo, ma la cessione è vicina

21/06/2009 alle 11:22.

GASPORT (CATAPANO) - Complimenti per i complimenti, diceva Nino Frassica in uno spot tra il divertente e il surreale. Il comunicato di precisazioni diffuso ieri da Italpetroli contiene anche una strenua difesa dell'attuale management del club. "Compagnia Italpetroli e As Roma...sono i soli soggetti titolati a decidere la composizione del management della società, nei confronti del quale Italpetroli conferma ancora una volta la propria stima, guadagnata negli anni attraverso la dimostrazione di grande affidabilità e competenza, consentendo alla società il raggiungimento di enormi successi sia a livello sportivo che aziendale". Complimenti. Ma precisazioni inutili, perché nessuno può pensare (né ha pensato) che finché sarà Rosella Sensi a gestire la Roma, qualcun altro possa decidere di rimpiazzare l'attuale dirigenza. E anche quando Vinicio Fioranelli si sarà stabilito a Trigoria, se vorrà sostituire il management (com'è nei suoi piani), dovrà mettere mani al portafoglio: Conti e Pradè sono contrattualizzati fino al 2013, Cristina Mazzoleni a tempo indeterminato.

Volata finale Di tempo, invece, ne è passato troppo dall'inizio di questa storia, e comunque ne passerà ancora poco prima che si possa scrivere la parola fine. Rosella Sensi, nel comunicato di cui sopra, ha rimandato di 24 ore qualsiasi tipo di accordo per il passaggio di consegne con il gruppo Fioranelli. Da martedì in poi. "Non è stato sottoscritto alcun accordo, di alcun genere, avente ad oggetto il pacchetto azionario della Roma, né ad oggi esistono le condizioni e i presupposti per far ritenere che, contrariamente a quanto riferito da taluni organi di stampo, possa essere conclusa una transazione di alcun tipo nella giornata di lunedì prossimo, 22 giugno". E allora quando? Martedì? Mercoledì Non dipenderà dalla Sensi, ma più realisticamente dal tempo che Mediobanca impiegherà a certificare il deposito da 201 milioni versato da Vinicio Fioranelli come ulteriore prova di liquidità. "...sono tuttora in corso- ha ribadito il comunicato- le verifiche da parte di Compagnia Italpetroli e del suo advisor Mediobanca in merito alla concretezza della manifestazione di interessi rappresentata dal Sig. Fioranelli per conto di una società di diritto svizzero".

Comunque imminente Le verifiche sarebbero ancora in corso, duque, e l'affare non già del tutto concluso, come sostenuto ieri dal sito romagiallorossa.com da uno dei legali di Fioranelli, Enrico . "Mediobanca ha accettato la nostra proposta". Cui, a stretto giro di posta, ha risposta la stessa Mediobanca conun laconico "al momento non sappiamo nulla". Bizantinismi a parte, tutte le indicazioni, anche da UniCredit (che vuole rientrare al più presto del debito Italpetroli), continuano a portare in un'unica direzione, quella di una cessione imminente, sulla base di cifre concordate da un pezzo: 201 milioni in cambio del 67% dei Sensi, altri 100 circa per l'Opa totalitaria. Cifre che potranno essere leggermente ritoccate dopo i risultati della

due diligence. Non prima delle firme, ovviamente