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CORSPORT (TORRI) - "Domani può essere importante". Cioè oggi. Un altro giorno importante su questa infinita storia sulla proprietà della Roma. Capiamo alla perfezione eventuali dubbi. Per la verità l'aggettivo che ci è stato detto a proposito del giorno, è decisivo, ma visti i tanti, troppi precedenti, è preferibile non andare oltre importante. Visto che c'è stato annunciato il nuovo sbarco di Vinicio Fioranelli a Roma. Per una serie di incontri per definire, in un senso o nell'altro, l'esito della scalata al pacchetto di maggioranza della Roma calcio, scalata cominciata almeno cinque mesi fa e che in più di un'occasione è sembrata sul punto di concludersi (c'è anche chi sostiene che l'affare sarebbe stato già definito da almeno due settimane).
INTERESSE - Del resto è stata la stessa Italpetroli, attraverso i suoi comunicati, in due occasioni, a ufficializzare come la società di diritto svizzero capeggiata dall'agente Fifa, avesse manifestato il suo interesse nei confronti del 67% in mano alla famiglia Sensi. Un 67% che se acquistato ovviamente porterebbe ad una inevitabile Opa per il restante 33% che è in Borsa dove, ieri, il titolo giallorosso ha fatto registrare quasi un più quattro per cento, un dato che può spiegare come anche il mercato abbia saputo qualche cosa, dandogli credito pure in una giornata in cui in tutta Europa i mercati hanno registrato soltanto segni negativi.
TRE INDIZI - Ci sono alcuni fatti che avvalorano come l'avanzata di Fioranelli e soci, abbia ripreso la sua marcia. Il primo è che nei giorni scorsi gli uomini che lavorano per l'agente Fifa abbiano sempre sostenuto di non essere fuori, pure in quei giorni in cui l'ingresso di Mediobanca come advisor della famiglia Sensi sembrava avesse azzerato le possibilità del gruppo svizzero-tedesco (i dubbi erano anche di Unicredit, che una volta accertato che non ci fosse nessun compratore disposto a pagare quanto Fioranelli - i numeri dell'imprenditore Angelini sono inferiori - abbia deciso di dare il semaforo verde al gruppo svizzero-tedesco).
Il secondo fatto è un recentissimo viaggio di un legale che lavora a questa vicenda, ad Amsterdam dove ha trascorso gran parte del tempo nella sede principale di Abn Amro, una delle banche (l'altra è Barclays Bank) dove sono stati depositati i soldiper l'acquisto della società giallorossa.
Terzo è un'indiscrezione: Mediobanca e Unicredit avrebbero trovato quel punto d'incontro richiesto dalla controparte, cioè quello sconto sul debito di Italpetroli che nei giorni scorsi è stato al centro di molti e prolungati incontri. Il quarto è che nella famiglia Sensi sarebbe rimasta solo una delle sorelle a non voler cedere (e non sarebbe Rosella).
LA FIDUCIA - "Rimaniamo molto fiduciosi", anche ieri sono state solo queste le parole rilasciate da Fioranelli e soci che in questa vicenda, anche nei giorni più negativi, hanno sempre manifestato un certo ottimismo. Del resto il progetto Roma lo hanno pianificato da tempo. E nel progetto è compresa anche la costruzione dello stadio della Roma, un progetto che è stato messo a punto da una società leader nel settore, la Hpp tedesca che ha costruito diversi stadi del mondiale teutonico, uno stadio che avrebbe già uno sponsor (la Abn Amro di cui sopra).