Totti-Spalletti, un patto per l'Europa

08/05/2009 alle 16:30.

CORSPORT - Venti minuti, core a core, come si dice con effica­cia da queste parti. Luciano Spalletti e Francesco Totti fianco a fianco, di corsa, un giro dopo l’altro su uno dei campi di Trigoria, chiacchierando, chiedendo, spiegando, rispondendo. Cosa si diranno detti i due protagonisti? Mistero, nel sen­so che sia Spalletti che Totti ci risulta che abbiano avuto il massimo riserbo sulla prolungata chiacchierata che si so­no fatti ieri mattina, con le telecamere che li hanno seguiti giro dopo giro. I temi del dialogo, si possono però provare a ipotizza­re.


Cosa si diranno detti i due protagonisti? Mistero, nel sen­so che sia Spalletti che ci risulta che abbiano avuto il massimo riserbo sulla prolungata chiacchierata che si so­no fatti ieri mattina, con le telecamere che li hanno seguiti giro dopo giro. I temi del dialogo, si possono però provare a ipotizza­re. E il primo che può venire in mente, è il futuro, in particolare quello dell’allenatore che non ha smentito nulla (del resto non è quotato in Borsa) su voci, sussurri e parole che sono state dette e scritte a proposito del suo desiderio di interrompere con due anni di anticipo il suo legame contrattuale con la Roma. Può essere, ma tendiamo a credere poco a questa versione, se non altro per la piccola ma consolidata cono­scenza che abbiamo di entrambi i personaggi. Se pure Tot­ti, e non lo ha fatto, avesse chiesto qualche cosa sul futuro del tecnico che diverse fonti indicano come l’erede di Ra­nieri sulla panchina della
, dubitiamo assai che la riservatezza dell’uomo di Certaldo si sarebbe fatta sfuggi­re qualche cosa.


E allora può essere che il futuro in que­stione, sia quello societario, della proprietà, di che Roma sarà quella che la prossima sta­gione, inutile girarci intorno, dovrà puntare a un immediato ritorno in una posizione di classifica che voglia dire tornare a giocare la con tutto il cash che garantisce. Ma pure questa seconda ipotesi, ci pare assai debole, se non altro conside­rando come sia allenatore che giocatori, sia­no stati tenuti del tutto all’oscuro di quelle manifestazioni d’interesse ammesse dal gruppo Italpetroli a proposito del pacchetto di maggioranza della società giallorossa. Insom­ma, come avrebbero potuto parlare di qualche cosa di cui non conoscono nulla o quasi?


La terza ipotesi è quella che ci sembra la più accredita­bile. Cioè hanno parlato della Roma squadra, dell’imme­diato futuro, di come poter finire dignitosamente questa stagione, cercando di conservare quel posto in Europa, che sarebbe Europa League che ha preso il posto della defunta coppa Uefa, a cui è tuttora aggrappato il gruppo romani­sta. Magari, come già successo in passato, i due si saranno confrontati sul modulo con cui giocare queste ultime partite, a comin­ciare dallo spareggio o quasi che domenica prossima la Roma andrà a giocare sul cam­po del Cagliari. Già in un’occasione, del re­sto, il quattro- due- tre- uno fu messo in cantina dopo che Spalletti si era confrontato con i giocatori, in particolare il suo capitano. Con il nuovo modulo, quello con il rombo a centrocampo, i risultati della squadra sono stati da corsa scudetto, perché allora non provare a rigiocarlo? Potrebbe essere questa la novità che poi non è una novità con cui la Roma affronterà le ultime quattro fatiche di una stagione in cui i musi lunghi sono stati assai più dei sorrisi. E que­sto sorrisi, quasi sempre, sono arrivati con il rombo a cen­trocampo. Vedremo a Cagliari che Roma ci sarà in campo. Sarà sufficiente attendere giusto un paio di giorni.