Rosella Sensi al primo stadio

15/05/2009 alle 09:17.

LEGGO - Da ogni lato la si guardi, la vicenda Roma è celata ovunque da una coltre di nebbia. Nessuna certezza, si naviga a vista. Trapelano indiscrezioni, si nascondono verità, si annunciano progetti a mezza bocca e si rilanciano smentite. Dal cambio di proprietà allo stadio, dal futuro tecnico a quello economico. Nel frattempo, Rosella Sensi viene chiamata a dare spiegazioni. Ieri ha dovuto rispondere all’appello del Campidoglio: una chiamata per dare delucidazioni su un progetto che riguarda primariamente il futuro giallorosso. La dottoressa è arrivata in Comune dove ha avuto un colloquio privato con l’assessore all’Urbanistica, Corsini, e il delegato allo Sport, Cochi. Poi un saluto veloce al Sindaco, «nulla di più», dice il portavoce.

Ed ecco che si aprono le carte. Lo stadio, come anticipato da Leggo, si farà in via del Pescaccio, alla Massimina. Un terreno sull’Aurelia - una quota della quale fa capo al gruppo Caltagirone - che dovrà esser riconvertito. E proprio di questo la Sensi ieri mattina ha parlato coi tecnici (presentato tra l’altro anche il piano di cubature adiacenti all’impianto sportivo: tra cui spicca un hotel, un centro commerciale, impianti di intrattenimento e abitazioni). Un incontro che però non è riuscito a diradare il nervosismo della presidente. Ai cronisti che le chiedevano informazioni lungo la strada che porta al palazzo senatorio, si è limitata, stizzita, a rispondere: «Buongiorno», e «Arrivederci».

Forse le pressioni della piazza - ormai stanca di un futuro poco chiaro - e gli assalti delle cordate che vorrebbero rilevare la società cominciano a farsi sentire. Fioranelli e il gruppo svizzero sembrano essere alle porte di Villa Pacelli pronti, nelle prossime ore, a formulare l’offerta. Ma c’è anche Angelini che non molla: per il “papà” della Tachipirina questi sono giorni di studio approfondito su bilanci, esposizioni, quote dell’A.S. Roma. Anche questa pista, dunque, sembra esser fondata e non una semplice ricerca di pubblicità gratuita.

Insomma per un futuro tutto da inventare le strade che portano a Roma, e alla Roma, sembrano essere molteplici. Nel turbinio di voci, sussurri, smentite e mezze conferme è ancora indecifrabile il ruolo di Unicredit. L’istituto di credito gioca un ruolo determinante nelle vicende societarie, ma per ora non sembrano esserci prese di posizione. Anche qui silenzio e mistero.