
IL MESSAGGERO - E vero che Unicredit vigila sulla questione Roma, attraverso il suo vice amministratore delegato Paolo Fiorentino. Senza mai intromettersi nella trattativa e quindi rispettando i ruoli: è Rosella Sensi che deve scegliere i suoi interlocutori. Da una decina di giorni, intanto, la Banca sta usando i suoi canali per cautelarsi nel caso in cui, a giugno, Italpetroli non dovesse rispettare nemmeno la seconda rata del piano di rientro, siglato un anno fa. Per questo ha attivato contatti con diversi imprenditori romani. Il Messaggero rivelò lincontro, in un ufficio dellEur, con Mauro De Dominicis, ad della Bse. Altri colloqui ci sono stati nei giorni scorsi, anche con limprenditore farmaceutico Francesco Angelini e le sue figlie. Ma Unicredit ancora non ha avuto le risposte che voleva. La Banca sta provando, ormai da fine aprile, a mettere in piedi una cordata. Di tre o più soci. Ancora, però, non cè niente di concreto. Probabilmente il soggetto giusto lo dovrà cercare allestero.
Se Vinicio Fioranelli, per conto soprattutto di Volker Flick, vuole davvero la Roma, non deve sfidare nessuno. In ballo cè solo lui, anche se i tempi si stanno allungando e sicuramente questo rallentamento non giova a nessuno. In particolare alla Roma che, prima o poi, andrà assemblata per la prossima stagione. Va bene che presto saranno annunciati i contratti di Juan, Aquilani e Vucinic, ma la rosa della prima squadra andrà completata, almeno con un centravanti, un difensore e un portere. E sempre dando per scontato la conferma di Spalletti a fine torneo, quindi dopo il 31 maggio, andrà a dire a Rosella Sensi quali sono le sue intenzioni.
Sono argomenti che appartengono anche ai possibili acquirenti. Perché Vinicio Fioranelli, è il suo lavoro, ha in piedi due-tre situazioni. Ma i calciatori, allestero e in Italia, non aspetteranno certo allinfinito lagente Fifa che punta ad acquistare la Roma. Fioranelli è in Italia e non dovrebbe partire in queste ore. Passa spesso dalla capitale (oggi possibile la sua audizione in Consob), ma si sposta anche fuori per gli incontri con gli uomini del suo gruppo e i suoi cinque legali. E successo anche in questi giorni, decisivi per preparare la documentazione necessaria da presentare allavvocato De Giovanni che rappresenta la famiglia Sensi.
Non ci sono ultimatum nè da una parte nè dallaltra. Anche perché teoricamente, almeno stando agli ultimi due comunicati di Italpetroli, tocca al gruppo straniero la prossima mossa. Con quei due comunicati la famiglia Sensi avrebbe preso tempo dopo aver esaminato, a quanto pare, gran parte della documentazione. In sintesi si aspetterebbe un ulteriore sforzo da parte di chi da quattro mesi mostra interesse per la Roma. Proprio ieri, però, in una riunione con il suo staff, Fioranelli è stato chiaro: è improbabile che il braccio di ferro continui dopo la fine del campionato di serie A. Perché non sarà mai una trattativa ad oltranza. Al massimo durerà ancora una decina di giorni.