
Lattesa. Quella della famiglia Sensi che, attraverso i comunicati, vuole vederci chiaro sulla composizione del gruppo svizzero, chiamiamolo così, che ha manifestato interesse al pacchetto di maggioranza del club giallorosso, ma soprattutto vuole toccare con mano e con certezza quelle garanzie bancarie fondamentali per poter eventualmente prendere in considerazione lipotesi di una cessione.
Quando finiranno tutte queste attese che si intrecciano e snervano un po tutti, a cominciare dai tifosi romanisti? Il primo a sapere dovrebbe essere il gruppo Fioranelli che, anche ieri ha ribadito, uffficiosamente, di aver fatto tutto quello che cera da fare per garantire tutto quello che cera da garantire, anche se, è bene sottolinearlo, la famiglia Sensi con il comunicato di sabato scorso, aveva ribadito con fermezza come fosse ancora in attesa delle garanzie richieste. Più lunga, inevitabilmente, sarà lattesa del dottor Angelini che, solo dopo leventuale esito negativo dei contatti con la cordata Fioranelli, tornerà a fare i passi che ritiene di dover fare. Limprenditore farmaceutico sta seguendo con grande attenzione quello che sta succedendo intorno alla Roma, ci dicono che sia rimasto perlomeno stupito dalle cifre trapelate (intorno ai 280 milioni di euro) sullofferta svizzera, ritenendo il valore del club giallorosso sicuramente inferiore a quella che era stata lultima proposta fatta dagli avvocati di George Soros (283 milioni) che già allepoca, peraltro con una Roma in Champions e con tutti i contratti televisivi e di sponsorizzazione inevitabilmente più ricchi, riteneva sovrastimata rispetto al reale valore del club.
Il dottor Angelini, che finora non ha fatto nessun passo ufficiale, non avrebbe neppure gradito il comunicato post Fioranelli, quello che confermava linteresse degli svizzeri, mentre dopo le sue parole pubbliche la replica della famiglia Sensi era stata assai meno diplomatica. Negli ultimi giorni non ha avuto contatti né con i Sensi, né con altri imprenditori, continuando a lavorare al progetto giallorosso. Interrogandosi anche sul ruolo di Unicredit e sulle decisioni che vengono adottate dai vertici dellistituto bancario. Intanto, in questo clima di incertezza, ieri in tribuna autorità non si è visto neppure un politico. Che sia un segnale?