CORSPORT - La cordata di Vinicio Fioranelli, quella che prima si è mossa per acquisire la Roma, proprio in queste ultime ore avrebbe formalizzato lofferta, con relative garanzie bancarie, alla famiglia Sensi, consegnandola quindi allavvocato De Giovanni. Unofferta che sarebbe quantificabile in una cifra molto simile a quelle garantita da George Soros poco più di un anno fa (283 milioni), offerta che allepoca non fu sufficiente per limprovvisa quanto misteriosa, anzi no, comparsa di un arabo pronto a rilanciare.
Su tutto questo, cè il business stadio di proprietà, sul quale puntano, cè chi dice le ultime fiches, i Sensi. Ieri, in questo senso, cè stato un programmato incontro con il sindaco Gianni Alemanno che, in compagnia dei tecnici del Comune, ha ricevuto nel suo ufficio la dottoressa Sensi e la dottoressa Mazzoleni, reduci dal Cda trimestrale della Roma (dove nella relazione date alle stampe, a sorpresa si è scoperto il prolungamento contrattuale sino al 2013 per il direttore tecnico Bruno Conti e il ds Daniele Pradè, complimenti).
Da quello che ci risulta, tutto è stato fatto meno che mettere la parola fine alle parole, ovvero la presentazione di un progetto con scelta del terreno e stadio, quello che peraltro il primo cittadino della capitale da tempo ha richiesto. Lidea è uno stadio con annesso centro commerciale da vendere (prima) a una grande catena internazionale. Dove, è ancora un mistero, ieri è comparsa anche una nuova zona possibile, la Massimina, sulla via Aurelia, che però non sembra aver riscontrato grande successo, anche se questi terreni hanno tra i proprietari anche la famiglia Caltagirone. Più fattibile è lipotesi dei terreni alla Centrale del Latte. Sì, ma quando?




