Er patata

21/05/2025 alle 15:39.
shomupatata

LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Il capolavoro dipinto in sei mesi da Claudio Ranieri può essere deturpato soltanto in un modo. Credendo che la rosa attuale della Roma possa essere esposta tale e quale durante la prossima stagione. Persino le squadre che vincono si cambiano. Rendendole ancora più forti e potenzialmente più vincenti, per una questione di stimoli interni e perché sicuramente si rafforzeranno le concorrenti. La Roma del primo Ranieri avrebbe meritato lo scudetto più dell'Inter che grazie a quel titolo poté poi fregiarsi del triplete. L'anno dopo la Roma fu un disastro. All'epoca c'erano evidenti difficoltà finanziarie. Oggi ci sono dei paletti che somigliano a tagliole ma c'è indiscutibilmente più margine di manovra e di intervento.

La riabilitazione der Patata Verdone finisce in farsa. Se la Roma deciderà di ripartire da chi fino a tre mesi fa sembrava impresentabile, si corre lo stesso rischio. In primis perché non è detto che chi ha fatto flop rimanga di nuovo a guardare. Potenzialmente il Milan tornerà competitivo, la Fiorentina di Palladino potrà crescere, e se la Juventus azzecca l'allenatore non è detto che fra un anno stia lì a giocarsi punto a punto a metà maggio l'ultimo posto valido per entrare in Champions League. Da copione, dovrebbe tornare a competere per lo scudetto. Constatando poi che dopo l'Atalanta fra le realtà consolidate possiamo forse definitivamente annoverare il Bologna, bisogna stare attenti alle nuove e ricche realtà. Che ruolo giocherà l'ambizioso Como?

In tutto questo, lodando e ringraziando chi è stato reso utile e funzionale da Ranieri, a cominciare da Celik e Shomurodov, sarebbe peccato mortale pensare di ripartire da loro come protagonisti, essendo stati nell'ultimo semestre parte integrante di una squadra che numeri alla mano per mezza stagione ha avuto un ruolino di marcia da podio. La Roma non potrà immettere sul mercato cifre da capogiro, ma se vuole davvero tornare nell'elite della Serie A, ha bisogno di titolari di livello in ruoli per cui Ranieri ha fatto più che un miracolo una magia. La Roma tornerà competitiva se Celik, Cristante, Baldanzi, Shomurodov, Pisilli, Pellegrini, El Shaarawy e gli stessi Paredes e Saelemaekers diventeranno riserve laddove sarà impossibile cederli. Se non si dovrà attendere i Dybala come l'uomo a cui affidare il proprio destino e se possibilmente arriverà un centravanti che ogni settimana lasci fino all'ultimo momento all'allenatore il dubbio se schierare lui o Dovbyk.