Dategli almeno il tempo di sbagliare

06/06/2024 alle 16:05.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - C'è stato un tempo in cui ai dirigenti della Roma veniva dato il tempo di imparare, di guidare col foglio rosa e di prendere la patente. Alcuni hanno avuto persino il tempo di dimostrare quanto guidassero male. A Florent Ghisolfi non è stato dato neanche il tempo di prendere l'aereo e di sbarcare a Fiumicino. La smania di conoscere il nuovo direttore dell'area tecnica è stata sostituita immediatamente da un linciaggio mascherato, sottoforma di insinuazioni legate al suo curriculum, al non essere italiano, all'inesperienza. Molti invocavano Sartori, che sta su piazza da quasi trent'anni ma che i più hanno imparato a conoscere dagli ultimi anni all'Atalanta e ne tessono le doti ora che sta a Bologna. "Uno che ha preso Zirkzee!". Inutile spiegare che Zirkzee non lo ha scoperto e portato lui a Bologna, la tarantella non si ferma più. Tempo sprecato ricordare che Sartori il novanta percento delle operazioni di mercato le fa con club stranieri. Questo è il tempo del paradosso. Si contesta a Ghisolfi quello che non ha ancora fatto. "Non conosce il calcio italiano", ma invocano Sartori che lavora sempre con l'estero. Inutile persino sperare che gli venga concesso il tempo di sbagliare. Lo hanno già cotto e cucinato. Al motto di "Ghisolfi non basta", ora si invocano ulteriori dirigenti per strutturare il Board. Quando li chiedeva Mourinho era soltanto l'ennesima scusa che accampava dopo una sconfitta. In pochi mesi, strano, le opinioni su proprietà e dirigenza si sono modificate. In mezzo ci finisce Ghisolfi. Reo di essere finito nel mezzo di litigi da riunioni condominiali.

In the box - @augustociardi75