LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Cercasi centrocampista. Che cambi marcia alla Roma. Di nomi ne circolano tanti, da Frattesi in giù, o in su. Fate voi. Cosa aggiungere su Frattesi che non abbia già detto Carnevali, fra una cena, una passeggiata per le vie centrali di Milano, un'intervista alle tv o davanti a un capannello di giornalisti che lo aspettano come la manna?
Frattesi ha le caratteristiche che Mourinho ricerca nel numero 8 che la Roma sta programmando. Già, perché la vecchia numerazione prevedeva il 4, che era l'interno più difensivo, e l'8, che accompagnava la manovra, la sveltiva, che si inseriva e portava in dite cinque-sei gol a stagione. Quindi Frattesi sì, piace a Mourinho, oltre che a Pinto, che stravede per lui. Poi si vedrà. Se andasse altrove, la Roma non giocherebbe in dieci, prenderebbe un altro centrocampista.
A fine novembre, coi mondiali in corso e la Roma in tournée in Giappone, Mourinho ai giornalisti locali parlò molto bene di Kamada, dicendo che se lo sarebbe fatto prestare dall'Eintracht. Ora il contratto è scaduto, piace al Milan e piace in Arabia, ma piace tanto, davvero tanto, a Mourinho. Che avendolo visto all'opera anche da mezzala, potrebbe gradire assai lavorare con lui per farlo diventare mezzala di raccordo. Un numero 8, appunto.
E poi? Si parla tanto di Renato Sanches nelle ultime ore, il bambino d'oro di Euro 2016 però non è mai definitivamente cresciuto, si è infortunato troppo spesso, ha cambiato squadre e Paesi senza mai ritrovarsi. Passando pure per due colossi come Bayern e PSG. Potenzialmente un numero 8 coi fiocchi, nei fatti ci sono più rischi che certezze. Pista freddina. Somiglia troppo a una scommessa.
Quindi? Le caratteristiche giuste le avrebbe Koopmeiners, che dopo due anni di Atalanta con Gasperini ha completato un percorso di consacrazione oggi evidente per tutti, pure per l'allenatore della Roma. Sarebbe lui il prescelto? Se non fosse per l'ostacolo più grande, l'Atalanta e le sue eventuali richieste. Sogno destinato a restare tale.
La corsa all'8 passa pure per Sabitzer. Talento d'Austria, ha fatto il giro più classico. Dal Salisburgo al Lipsia nel nome della Red Bull, quindi al Bayern, perché i più forti in Germania vanno tutti là. Un biennio senza mai esplodere, un passaggio semianonimo nel Manchester United, anche se stava per lasciare il segno in Europa League contro il Siviglia. Si obietterà: lo ha bocciato il Bayern, perché starebbe bene alla Roma? In primis perché piace al suo allenatore, e poi perché spesso gli esuberi delle super big fanno le fortune delle squardre europee "umane".
A oggi, il borsino su preferenze e possibilità riguardanti la mezzala che la Roma cerca sul mercato, sono questi.
In the box - @augustociardi75