Silenzi e competenze

23/05/2023 alle 10:29.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Silenzi per cena? Giammai, il dopo Roma-Salernitana spazza via Roma-Salernitana stessa, che rimane soltanto il contesto a margine del quale il pre match ha scaturito il post match "alla Mourinho".

L'illusione: Pinto ha usato parole di circostanza che hanno rassicurato gli animi dei tifosi angosciati dalla tribuna di Dybala, ma non quello di Mourinho (ricordate quando se la prese con l'account del club che pubblicava foto di un sorridente Wijnaldum in gruppo quando in gruppo non c'era?). Anzi.

La speranza: su Dybala, Mourinho ha fatto anche pre tattica, non sta bene ma occhio a dire che sia out, anche se in tanti hanno notato una camminata "strana" dell'argentino appena sceso dal pullman della squadra.

La constatazione: le sue parole sulle condizioni fisiche di Dybala hanno tolto la sedia sotto al sedere ai tifosi della Roma che si accingevano a consumare un brodino caldo, che di questi tempi, visto il tempo, non è malaccio.

La malizia: ma come? Dopo mesi di silenzi su tutto ciò che riguarda il club, dalla questione arbitrale agli attacchi spesso sguaiati all'allenatore fino alla programmazione del futuro con coinvolgimento dell'allenatore stesso, il general manager Tiago Pinto parla proprio di Dybala? Materia teoricamente esclusiva di un tecnico totalitario come Mourinho? Come funziona la comunicazione nella Roma? Probabilmente non come vorrebbe il suo mister. Non c'entra nulla il comparto media, ma le linee guida, le strategie di comunicazione.

Quando scrivevamo di Mourinho manager alla Ferguson, specificavamo che non volesse un triplo-quadruplo incarico con tanto di targhetta sulla porta del super ufficio da mega direttore galattico; che non stesse chiedendo uno stipendio da nababbo, le segretarie in topless, la poltroncina in pelle umana e una vasca a parete in cui far nuotare i dipendenti di Trigoria. Mourinho avrebbe voluto partecipare più attivamente alla "vita" del club, consapevole che le ristrettezze finanziarie non fossero causate da un'ipotetica natura taccagna di Friedkin, ma dai paletti del rinnovato fair play finanziario, e che per questo riteneva opportuno studiare minuziosamente il modo per annullare i gap tecnici, magari attraverso un suo maggiore coinvolgimento. Roba vecchia, almeno per il momento.

Nel post Roma-Salernitana non si parla di Roma-Salernitana. Si parla di Dybala, e di conseguenza si apre il dibattito mediatico sulle competenze. Sul "chi può dire cosa". Evidentemente, chi tace su ogni argomento, o si limita a commenti manierati e di circostanza per vicende che meriterebbero a volte i pugni battuti sul tavolo, dovrebbe sorvolare, allo stesso modo, quando gli vengono chieste news sulle condizioni di calciatori fondamentali a rischio per una finale, che ricordiamo essere soltanto la quarta a cui partecipa la Roma da quaranta anni a questa parte.

Cosa ha detto di sconvolgente Pinto su Dybala? Potrebbero chiedere gli astanti. In teoria nulla. Nei fatti, ha parlato di un argomento che il tecnico ritiene appartenga alla sua giurisdizione. Soprattutto quando mancano pochi giorni al match dei match.

Conclusione: al netto di ogni legittima interpretazione di chi sta leggendo, un effetto è già stato prodotto da questo post partita di una partita sparita. Per giorni si parlerà soltanto di Dybala e di Mourinho-Pinto. E questa cosa, per isolare ancora di più la squadra, al tecnico non dispiace affatto. Semplice.

In the box - @augustociardi75

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