LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Vince chi rimane in vita. E magari gode. Il calcio è la serie tv che vede protagonisti club pieni di problemi finanziari che cercano di arrivare in fondo alle competizioni mettendo a rischio la propria esistenza per tagliare il traguardo, per la sussistenza e per la gloria, perché il premio, se resisti alle estenuanti prove, è doppio. Puoi salvare la pellaccia rimediando a quegli errori madornali che ti hanno fatto finire sul lastrico e nei guai, e allo stesso tempo puoi scrivere il tuo nome sull'albo d'oro di una delle competizioni a cui partecipi.
Corsa a ostacoli, dove ostacoli sono la stanchezza che ti lede i muscoli e ti annebbia il cervello, gli arbitri incapaci, gli avversari che si oppongono, la maggior parte dei quali del tuo stesso livello. Poi se sei sfortunato incontri anche chi è più preparato di te, chi può mandare allo sbaraglio un numero maggiore di soldati pronti a lasciare tutto sul campo di battaglia.
Ineffabili registi del gioco, l'Uefa, gestita da pericolosi inconsapevoli autori che piazzano prove su prove, prediligendo la quantità alla qualità per meri interessi economici; le televisioni, che impersonificano novelli cravattari legalizzati, pronti a elargire soldi in cambio dell'anima; e i dirigenti italiani di una federazione che bisogna capire se gestisca peggio i calendari o la res arbitrale.
Avete presente la gigantesca bambola che fulmina i malcapitati con gli occhi? State pensando a Pairetto e a Nasca? Fuochino. A prima vista, Pairetto è l'impiegato addetto al pubblico che se sei sfortunato incontri alle poste, al catasto, all'anagrafe o all'agenzia delle entrate. Quello mentre chiedi delucidazioni che valgono la tua vita, guarda un punto indefinito con la fissità del (aggiungere sostantivo a piacimento) e ti liquida, alieno, con la frase peggiore "non so che dirle, non dipende da me...", lasciandoti al tuo destino, fottuto, per andare a fare la pausa caffè. E avanti un altro. Malcapitato. Altrove giocano, noi dobbiamo forzare la mano entrando nella psicologia arbitrale per capire se realmente neanche più il var ci dia certezze sul fuorigioco o se stia sfuggendo qualcosa. Siamo del gatto.
Bullizzati in Champions League dove ci siamo ridotti al rango di guardoni che si eccitano coi kleenex in mano pronti all'uso quando guardiamo il City e Benzema, troppo stupidi per capire che l'Europa League sarebbe la competizione sartorialmente cucita sulle nostre potenzialità, bravi (brava la Roma e bravo Mourinho) nell'approcciare la neonata Conference League nel modo più opportuno, sapendo di poterla vincere arrivando quasi con la pipa in bocca in semifinale, quando poi oggettivamente il gioco inizia a farsi duro.
E allora fai i conti. Con chi poteva esserci ma non è stato comprato. Con chi hai comprato ma era meglio che non ci fosse, perché magari hai speso trenta milioni per due presunti titolari che non usi neanche quando mandi in campo una mista fra la squadra B e la squadra C. Con chi ti ha impedito di comprare perché ha deciso di esserci a dispetto dei santi, tanto per fare i complimenti ai Diawara che preferiscono vantarsi di essere senza esserci. Fai i conti con la stanchezza, perché se davanti hai un eccellente fromboliere, non puoi chiedergli di giocare trentotto partite su trentotto più oltre una dozzina di coppa europea. E allora rinunci a qualcosa correndo il rischio.
Nell'un-due-tre-stella dello Squid Game ti muovi con circospezione, sapendo che gli avversari possono sfilarti accanto. Nel finale di stagione più che affinare i movimenti sulle diagonali vanno sublimate le strategie di sopravvivenza, affinché ti portino lucido all'ultima tappa. Lo fa il Leicester, in un campionato morto e sepolto per la squadra di Rodgers, lo fa Mourinho, consapevole di concedere alla Lazio, a Pairetto e a Nasca la possibilità di riscrivere la classifica. Poi magari peschi il jolly, perché magari Zaniolo, comparsa in campionato, diventa l'eroe di coppa. Perché nella puntata pilota delle partite che contano, contro il Bodo, ha dato dimostrazione di come possa interpretare il ruolo. E allora da Squid Game la stagione diventerebbe Squirt Game. Mica male.
In the box - @augustociardi75