LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Dettare legge in casa del Napoli di Spalletti. Consentire al suo attaccante, Osimhen, pagato quasi 80 milioni, stracelebrato, un tiro fuori lo specchio della porta fra andata e ritorno. Dodici partite senza conoscere sconfitta, devastando la Lazio, dando il colpo di grazia all'Atalanta (già tramortita all'andata). Con la semifinale di Conference League alle porte. Esistono le opinioni e i fatti. I fatti dicono che, al di là di come finirà il campionato e la coppa, la Roma di Mourinho quest'anno ha gettato basi solide su cui costruire in estate i piani dell'ambizione. Campionato strano.
Nonostante Di Bello, la Roma è stata vicina alla vittoria più di quanto per paradosso lo sia stato il Napoli passato in vantaggio. Nel secondo tempo ha mostrato una superiorità netta anche nel modo in cui sono entrati i calciatori dalla panchina. Da una parte Zielinski (una sciagura), Mertens, Elmas, Demme e Juan Jesus. Dall'altra Mkhitaryan, El Shaarawy, Veretout e Felix (più Perez). I cambi di Mourinho hanno portato freschezza, idee, schemi nuovi e il gol decisivo. Tempo fa la Roma, sotto di un gol contro una big e con un arbitraggio imbarazzante, sarebbe crollata. Ora tiene botta e va avanti con lucida consapevolezza rabbiosa, conscia dei propri mezzi, convinta di sapersi mantenere in partita pure a dispetto dei santi. Era ciò che ci si aspettava da Mourinho. Creare un gruppo che prima ha mostrato entusiasmo, quindi grinta che per un po' si è trasformata in isterismi, poi finalmente in consapevolezza decisa, tosta, bene indirizzata. Una squadra vera che sa anche giocare a pallone, sfuggendo ai luoghi comuni e alle etichette. In alcune province del centro sud italiano si dice "fatte la nomina e fregheténne". Ti appiccicano una pecetta, ti resta attaccata a vita.
La Roma sa giocare a pallone, ha le idee chiare, il suo allenatore le ha cambiato i connotati. Ed è giusto scriverlo in un momento in cui ancora c'è tutto in ballo. Perché il rodaggio del recente passato che ha fatto perdere punti e posizioni oggi non consente ancora di avere certezze per una classifica aperta a ogni ipotesi e per lo sprint finale europeo. Ma, vada come vada, le fondamenta finalmente ci sono. Il palazzo verrà costruito sfruttando il sisma bonus, perché dovrà resistere anche alle scosse telluriche causate dagli arbitri.
In the box - @augustociardi75