Conosci il nemico

17/11/2021 alle 15:28.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - La nazionale torna con l'anno nuovo, quando salirà la tensione dei molti, perché esiste il serio rischio che per la seconda volta consecutiva gli azzurri non si qualifichino a una fase finale di un mondiale. Poco male, godiamoci un paio di mesi senza interviste celebrative a Gravina, presidente federale, che dalle vittorie ai rigori di luglio a ieri ha parlato più di Draghi, Salvini e Fedez insieme.

Torna il campionato, che si è già espresso quantomeno in primo grado. Milan e , e forse , giocano un torneo a parte. Le prime due non conoscono sconfitta, hanno pareggiato soltanto un paio di partite, portando a casa una serie di vittorie impressionante, sapendo soffrire quando sembrava che le varie Verona, Torino e potessero interrompere le loro strisce magiche. E le altre?

Dubbi in chiave scudetto sull', che ha una classifica più umana. Ma oggettivamente una squadra più completa, bene assemblata e pronta delle inseguitrici. Qualche problema contro le big, perché ha pareggiato con Milan, e Atalanta e ha perso in casa della Lazio (più un pari con la Sampdoria). L' ha 3 punti più dell'Atalanta (quarta), 4 più della Lazio, 6 più della Roma e 7 più della . Dovrà capire fino alla sosta di Natale se riuscirà a riprendere il duo di testa (lo insegue a 7 punti) o adattarsi a respingere chi cerca l'ossigeno della . A oggi la sua classifica rispecchia i valori effettivi. Molto meno forte e travolgente di un anno fa (quando però il suo plusvalore emerse fragoroso nella seconda parte di stagione), ma intelligente nel sapersi riproporre senza sconvolgere il suo modo di stare in campo ( rimotivato dopo l'addio alla Roma al posto di Lukaku, Dumfries ma soprattutto la rivalutazione di Darmian in luogo dell'inarrestabile Hakimi, e Inzaghi che per molti è una specie di "piccolo ").

L'Atalanta ha saputo gestire bene il doppio impegno, campionato più coppa. Piccolo dazio pagato: la squadra di Gasperini è parsa travolgente in poche occasioni, ha spesso sofferto gli scontri diretti (sconfitta di misura nel punteggio ma pesantissima col Milan, pareggi con la Lazio e l'). Sta ritrovando da qualche settimana i numeri ai quali ci aveva abituato, grazie alla ritrovata vena delle punte, soprattutto Zapata. La sensazione è che, archiviata la prima fase di , possa concentrare le oramai note energie che l'hanno resa assoluta protagonista del calcio italiano.

La Lazio fra alti e bassi sta sempre là. Da Inzaghi a Sarri continua a non soffrire gli scontri diretti. Eccezion fatta per la sconfitta netta contro il Milan, ha battuto la Roma e l'. I punti più bassi a e Verona (coi veneti, però, ci hanno lasciato le penne anche Roma e , mentre il si è dovuto accontentare di un punto), momenti in cui molti hanno pensato che Sarri sarebbe stato sputato via come un corpo estraneo. A volte tutto sembra fuorché la squadra dell'allenatore toscano, ma serve tempo per assimilare un gioco completamente diverso dai dogmi inzaghiani. Punto debole: la rosa. Immobile pure quest'anno dovrà essere tenuto in piedi anche controvento. Non c'è neanche più Caicedo, il bomber da titoli di coda.

La col guizzo di Cuadrado contro la , allo scadere della partita, ha tenuto in piedi la baracca italiana. Perché la squadra torinese in Europa alloggia in un super attico ultra signorile. Centrocampo assemblato malissimo, un difetto strutturale che sta compiendo oramai tre anni. La necessità di sopperire all'assenza dei gol di Cristiano Ronaldo con un lavoro da cooperativa, perché Morata sa segnare, ma con numeri minori. Dybala che sta provando con discreti risultati a riprendersi la scena mollata di schianto quando arrivò il super portoghese. E poi l'eterno dilemma difensivo: quando Chiellini (più di Bonucci) alzerà bandiera bianca, basterà De Ligt o l'adattabilità dell'ottimo Danilo? Tante domande, forse troppe per una squadra che non ingrana nonostante il ritorno di Allegri.

Si avvicina il weekend di - e -Lazio. Super match. Auspicando che la Roma viva questo segmento di Serie A con risultati e soprattutto arbitri diversi, ricominciando a vincere contro un che si è cambiato i connotati ai vertici societari e in panchina, sarà interessante capire quanto sposteranno gli sconti diretti. Capire se le gerarchie che oggi sembrano definire, siano invece ancora da fissare.

In the box - @augustociardi