Selezione

11/10/2021 alle 16:18.
in-the-box-selezione

LR24 (AUGUSTO CIARDI) -  e . Una dopo l'altra. A Torino e in casa. Banchi di prova di livello. Le famose big. Che trovano spazio, a differenza della Roma, quando si evidenziano, in ambito nazionale, le squadre in corsa per il vertice. La nobiltà bianconera offusca la squadra giallorossa, e amen se in classifica è attardata di quattro punti. Perché al quarto posto, da sola, c'è la Roma. Ma evidentemente nell'immaginario collettivo la Roma al massimo se la lotta con il per trovare spazio nelle considerazioni mediatiche. Ma siccome il a punteggio pieno non è possibile escluderlo, ci rimette la Roma. Poco male. Anzi, i fari spenti aiutano.

Poi la cronaca sarebbe un'altra cosa, ma come accade pure per altri settori, c'è sempre qualcuno che fa più notizia di altri, anche quando non fa notizia. Appuntare nella memoria certe dinamiche è sempre opportuno. La Roma oggi non solo ha più punti della ma, nonostante i suoi limiti, pur non essendo per organico completa come i bianconeri, appare oggi più squadra. Due scivoloni, per complessivi sessantacinque minuti di blackout, il secondo tempo di Verona e i primi venti minuti del derby. Per il resto, vittorie, discreta solidità, consapevolezza in aumento. E spirito di reazione ai momenti avversi.

Bel gioco? Ripartenze dal basso? Per quello c'è la Nations League, i tentativi nel primo tempo di Francia e Spagna di fare gol partendo dalla linea della propria porta. Esistono vari stili calcistici, Mourinho ha scelto quello che meglio si addice ai calciatori a disposizione. a Torino e all'Olimpico. La Roma si testa. Per un decennio è partita per lo Stadium già battuta, eccezion fatta quando vinse con Fonseca in panchina, ora cerca di curare definitivamente il patologico complesso di inferiorità che le ha impedito di fare punti laddove negli anni raccoglievano legna persino Udinese, Sampdoria e Chievo.

Quando Mourinho dominava con l' la classifica dell'odio dei tifosi avversari, la era impegnata nel processo di ricostruzione post calciopoli, quindi il portoghese risultava inviso ai tifosi bianconeri soltanto di riflesso, perché allenava l'odiata rivale di sempre, una delle poche non toccata dallo scandalo di due anni prima. Tempo dopo mise una tacca pure là, mostrando l'orecchio dopo una vittoria dello United.

La Roma più squadra, la più completa e più abituata a vincere. Assenze, acciaccati da verificare e sudamericani da rigenerare si distribuiscono fra le due squadre in modo democratico. Due allenatori top che danno nuovo lustro alla Serie A, gli unici ad avere vinto almeno due scudetti, due dei tre che sono stati campioni d'Italia (l'altro è Sarri). e poi . La Roma si testa. In un segmento di campionato che definirà profili, classifica e obiettivi. Perché è anche il weekend di Lazio-, e perché a seguire si giocheranno -, il derby di Milano, Roma-Milan e Atalanta Lazio. Roba forte.

In the box - @augustociardi