Mouzn funziona

23/08/2021 alle 17:44.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Quello che le televisioni non mostrano, te lo racconta l'allenatore della Roma. Il post partita serve ai poveri fruitori di un disservizio inammissibile a pagamento per vedere la partita che pur pagando non hanno visto. Perché pure se molti grandi organi di informazione si dimenticano di sottolineare uno scandalo, Roma-, così come molte altre gare della prima di campionato, nella migliore delle ipotesi si sono viste a tratti, fra un buffering e l'altro.

Per tutti loro, sponda Roma, c'è Mourinho, che analizza in modo totalmente aderente alla realtà i novanta e passa minuti d'esordio. Dalla bravura della alle difficoltà quando la Roma è stata in superiorità numerica, ai passi avanti del secondo tempo. Le cose semplici, anche nel parlare, che diventano speciali. Come in campo. Riconquista del pallone, verticalizzazione, ricerca della porta avversaria attraverso il minimo indispensabile di tocchi di palla. Non in modo ossessivo, ma pratico.

Si può anche manovrare, ma se c'è lo spazio e qualcuno si inserisce, palla in avanti, secondo schema. Meglio se poi c'è Abraham, fiondato in campo a sorpresa ma neanche troppo, perché se vogliamo ricordare un aneddoto, a fine agosto 2009 Mourinho mise nel derby di Milano, dal primo minuto, Sneijder, che il giorno prima era sbarcato a Milano e aveva preso confidenza con l'ambiente soltanto attraverso la conferenza stampa di presentazione. Abraham o Shomurodov, che si è calato nella Roma con una facilità clamorosa. Si verticalizzerebbe meglio con un nuovo centrale di mediana? Ovvio, chiaro come la luce del sole. Ma Mourinho ha spiegato anche questo, almeno tre volte negli ultimi otto giorni.

La Roma è lì che valuta eventuali opportunità, tipo Zakaria, non per problemi di quantità ma per alzare il livello della qualità. Insomma, la Mourinho Servizi dopo una pausa voluta (e non imposta dal malumore, idiozia circolata nelle passate settimane) di quaranta giorni, ha ripreso a parlare, e a descrivere più che a commentare la partita di inizio Serie A. Sperando che già dal prossimo weekend chi paga per vedere il calcio non sia costretto a fare un corso di informatica per capire di fibre miste, cavi ethernet e Mbps. Perché finora il calcio non è stato della gente. Ma degli ingegneri informatici.

In the box - @augustociardi

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