Come Mou comanda

02/07/2021 alle 19:20.
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LR24 (MIRKO BUSSI) - Mourinho ha parlato. A gesti, ancor prima che a parole. E’ lo sguardo a imporre le sue intenzioni. Tutto ciò che dirà, la strategia comunicativa che stilerà progressivamente, servirà solo a contornare quel che ha già mostrato. Su tutto, questa foto. Mourinho alza la sciarpa, ne indica lo stemma, quel logo pluricondannato che adesso, sotto la sua volontà, magari finirà pure per raccogliere maggiori consensi. Perché l’ha detto Mourinho. Amen. E a Roma, per qualche motivo perverso, il despota attira più dell’oratore repubblicano. E’ finita la democrazia, c’è Mourinho.

In una splendida riproposizione del piedone Manfredini che sfiorava il cartello del “Chi tocca l’As Roma muore”, Mourinho sembra voler dire lo stesso. Non è amore, sia chiaro, ma senso della missione. "Impossibile", per molti se non tutti. L’ha detto anche José da Setubal ma non lo pensa, in fondo. S’è abbeverato della folla che lo idolatrava come un Imperatore mentre da Ciampino raggiungeva Trigoria. Ma non per questo ride, nemmanco sorride. Ha lo sguardo torvo, minaccioso, i segmenti del viso spietati: è splendidamente incazzato. Perché non c’è nulla da ridere, qui è una cosa seria. Indica lo stemma, mostra la Roma. Che dovrà crescere in fretta, con Mourinho più che per Mourinho. Sarà questa la sfida più difficile: avere Mourinho senza finire per farsi fagocitare da Mourinho. La Roma ha il suo condottiero, dovrà costruire le mura di cinta e fornirgli un esercito adeguato. Come Mou comanda.

In the box - @MirkoBussi

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