Roma Twitter

14/12/2020 alle 16:04.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI)  - Nella vita ci si deve dare un tono. Se sei tifoso della Roma, e causa forza maggiore gli stadi sono chiusi, "devi" adeguarti alle tendenze sui social. Per essere considerato tifoso doc devi piangerti addosso in nome del "mai 'na gioia", praticando quella scaramanzia che, possiamo dirlo?, porta decisamente sfiga. Perché pure quando stai vincendo tre a uno a metà primo tempo, dovrai comunque criticare la squadra che "doveva farne sei", dovrai "esse' pitone" perché fa figo, perché "hai visto mai che ci rimontano e 'sta partita la perdemo?". Tic inutili. Vagamente iettatori. Novantatre (93) anni di storia, tre (3) scudetti, uno (1) ogni trentuno (31) anni. Poco più del nulla, per quanto ce li siamo goduti. Ma nonostante ciò ci (vi) votiamo (votate) alla scaramanzia, non perché ci crediamo (crediate), ma perché è la tendenza, fa tanto romanismo, è pure una pratica comune dei tifosi "famosi". Se a fine primo tempo ne fanno cinque il , la o il Bayern, si magnificheranno la padronanza, la mentalità e lo strapotere. Se ne fa cinque (5) la Roma, ci girano le scatole perché "dovevamo chiuderla", perché " ce la impicca" perché "avremmo dovuto farne otto", perché "statte zitto che porti sfiga, mo sicuro la perdiamo". Fosse invece che sia questo continuo piagnisteo a portare male? La Roma ha la bacheca di una media squadra europea, a cosa è servita finora la ritualità piagnona se non a farci dire, quasi pateticamente, come un mantra, "è nella traduzione della Roma perdere le partite in questo modo"? Senza stadio, le tribune e le curve si sono riversate sui social, il mondo è cambiato, chi non lo capisce oggi dovrà rincorrere per il prossimo ventennio. Ne sanno qualcosa i politici che si affidano ai social media manager sbagliati, che causano emorragie di elettori scrivendo post fuoriluogo o pubblicando foto inopportune. Il terzo millennio si gioca, anche, sui social. Vince chi li usa meglio. E il tifoso della Roma molto spesso preferisce ancorarsi all'arcaica modalità piacion-piagnona piuttosto che valutare serenamente la realtà, caratterizzata da momenti neri (partita di ), ma anche esaltanti (primo tempo di ). Con la differenza che piace sempre, troppo, piangersi addosso quando si fanno cinque gol nel primo tempo, al pari di quando se ne subiscono quattro gol dal . Servirebbe spontaneità, estemporaneità. Perché sarà sempre più bella una foto rubata, estemporanea, che una programmata, impostata e con la posa studiata (a proposito di social). Si preferisce scimmiottare chi negli ultimi venti anni si è creato un'identità al motto di "mai 'na gioia" piuttosto che esprimere ciò che si ha dentro. Scimmiottare, emulare, piuttosto che essere se stessi. Grosso errore.

In the box - @augustociardi75

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