LAROMA24.IT (MIRKO BUSSI) - Alla vigilia di Natale del 2019, appena 10 mesi e poco più fa che sembrano 10 anni per tutto quello che è piovuto di mezzo, Christopher Loyd Smalling posava con look e sorriso che ti fanno prendere in considerazione un ampio catalogo di proposte. In mano aveva le chiavi di Roma. Era arrivato 3 mesi prima, all’incirca. Aveva le chiavi di Roma. E diceva sul serio.
Perché fino a ieri, Six Smalling apriva Whatsapp per controllare che non ci fossero problemi di linea ad intralciare quel messaggio che aspettava.
Sei della Roma, Chris.
“Daje”, pare la risposta più ovvia.
Perché faceva sul serio. Uno con 323 caps di Manchester United, indossandone anche la fascia di capitano, con due Premier League e una Europa League oltre a più coppe nazionali, è rimasto ad aspettare la Roma fino all’ultimo. Una Roma che non aveva abbastanza forze da fargli finire la stagione scorsa, che da primo obiettivo s’è ritrovata a farlo acquisto di fine mercato. Nonostante questo, nonostante tutto, Smalling era ancora lì alle 7 di ieri sera, al palo della morte, per arrivare più su di Cracovia. A Danzica, se non sapete perché scrivete “finale Europa League 2021” sul motore di ricerca preferito.
E chissà che non abbia brindato alle 19.27, almeno l’immaginazione resta gratuita e di libera interpretazione. Per un attimo, chissenefrega che bisognerà camminare sui vetri per scegliere chi avrà in consegna la fascia destra. Se Mirante funziona anche di ruolo o è solo un magnifico supplente. Ha creduto nella Roma, Smalling, sport estremo anche per chi qua ci passa l’esistenza. Con tutto ciò che puoi trovare su internet della sua storia, dopo una stagione ampiamente riabilitativa in Serie A, è consequenziale che non avesse troppe difficoltà a trovar nuove pretendenti. Ma Smalling aveva le chiavi di Roma. E seppur ormai duri più una partita che arrivare da Milano a Roma, Smalling avrà creduto a chi gli diceva che sì, il treno per Roma è tra le migliori attrazioni della città meneghina. Quaggiù voleva arrivare. Qua è arrivato.
C’è ancora di meglio: con un bonus di 5 milioni da pagare qualora alzasse la Champions League nel giro di 3 anni. Con la Roma. La notizia clamorosa, macché, fragorosa, è che a Manchester non abbiano riso quando l’hanno letto sul contratto. Di tasca nostra, Chris.
@MirkoBussi - In The Box