LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Il giorno del giudizio coincide con la sfida alla squadra contro la quale anche una big europea potrebbe non recriminare in caso di sconfitta. Eppure per Paulo Fonseca siamo già all'ultima spiaggia. Riguardo la Roma negli ultimi dieci giorni si è parlato e scritto più di Allegri che della sfida con la Juventus. Più di Allegri che di Smalling, persino più di Allegri che della sconfitta a tavolino. In base a cosa? A possibili contatti più o meno diretti e in base a una frase rubata (per modo di dire) all'allenatore a margine di una trasmissione televisiva. Allegri ha voglia di tornare in pista, non gli basta quella da ballo. Quindi la Roma, che fino a ieri non aveva un centravanti, la Roma che deve richiamare in fretta e in furia Santon perché a destra i due ex esuberi sono out, la Roma che deve mandare in campo un portiere quasi quarantenne e che è piena di calciatori che pesano da morire sul bilancio, avrebbe chance di convincere chi è reduce da cinque scudetti, quattro coppe Italia e due finali di Champions League nelle sue ultime cinque stagioni in panchina. Che però potrebbe essere allettato dalla possibilità di tornare a bordocampo dopo quindici mesi da spettatore, e perché non è più sotto contratto con la Juventus. Nel frattempo in panchina proprio contro i bianconeri andrà Fonseca, per molti già un ex. Reo di non fare cambi a partita in corso (beato Conte che contro la Fiorentina manda in campo Sanchez e Sensi, Nainggolan, Vidal e Hakimi: Fonseca a Verona in panchina aveva Dzeko che neanche era in condizioni mentali per giocare un solo minuto), e reo di subire passivamente gli errori della società. Il vero problema è che in ottica Roma, le partite stanno sempre di più diventano un accessorio, al centro dei pensieri c'è sempre altro. Il confronto tra i Friedkin quotidianamente presenti e l'assente perenne Pallotta, il rimpasto dirigenziale, col relativo saliscendi dalla scala del potere, le voci sul futuro direttore sportivo, la conta dei giocatori attuali che andrebbero bene ad Allegri, il ritorno dei grandi ex. E poi, forse viene il match. Dando, molti, per scontato che quello della Roma sarà un campionato di basso livello, la partita diventa quasi un intralcio. La speranza viene riposta nei risultati, che siano diversi sia in campo sia a tavolino da quello di Verona. Stasera è complicato, chiunque avrebbe alibi e attenuanti se andasse male con la Juventus. Fonseca no. Per molti è già all'ultima spiaggia. Per parecchi è già annegato. Ci si affida al calcio, che spesso sfugge alle regole e ai pronostici più scontati. Quantomeno la questione verrebbe rimandata. E la stagione della Roma magari diventerebbe meno marginale.
In the box - @augustociardi75