LAROMA24.IT - Solo fumo. Fumogeni, bottiglie, oggetti: i tifosi del Bayer le hanno provate tutte per rompere il muro magico innalzato da José Mourinho, il re di coppe che ha portato la Roma alla seconda finale europea consecutiva, tra cerotti, denti stretti, muscoli induriti e ogni singola goccia di sudore lasciata sul prato. Testimoni tutti. Niente da fare, prima Mou ha detto no, entrando in campo per fermare il tempo e la partita. Nuovo atto dell'opera Mourinhana: il sacrificio di quattordici per la gioia di tutti. Ennesima pagina di storia scritta dallo Special One e dalla famiglia romanista. No, non è un paragone con i leggendari 300, anche se di questi 14 ricorderemo sempre volti, nomi e cognomi. Sforzi vani per Xabi e i suoi: solo fumo, niente arrosto, il pallone lo ha preso la Roma, lo ha nascosto per quasi 100 minuti e ora se lo porta a Budapest, in finale. Ancora una volta, a voce alta: in finale ci va la Roma. Ed è una poesia bellissima.
MV