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DIARIO DELL'ANNO 5-6/2013 - La Roma perde la finale: giallorossi nel caos. Il dopo Andreazzoli si chiama Rudi Garcia. Salutano Baldini e Stekelenburg, anche De Rossi può lasciare la capitale. In entrata vicino Benatia (FOTO e VIDEO)

27/12/2013 alle 16:02.

Il 2013 è agli sgoccioli. Sono stati 12 mesi intensi per i colori giallorossi: la squadra è passata dalle ceneri lasciate da Zeman e Andreazzoli alla rinascita sotto Rudi Garcia. Un anno di grandi delusioni, ma anche di rinnovati sogni di gloria. LAROMA24.IT ripercorre i principali avvenimenti che riguardano la Roma negli ultimi dodici mesi.

Il 2013 è agli sgoccioli. Sono stati 12 mesi intensi per i colori giallorossi: la squadra è passata dalle ceneri lasciate da Zeman e Andreazzoli alla rinascita sotto . Un anno di grandi delusioni, ma anche di rinnovati sogni di gloria. LAROMA24.IT ripercorre i principali avvenimenti che riguardano la Roma negli ultimi dodici mesi.

 

 

 

VERSO LA E IL KO COL CHIEVO -  Arriva Maggio, il mese della verità. Il mese in cui la Roma è chiamata a giocarsi tutto: terzo posto e finale di Coppa Italia; la stagione può ancora essere salvata. I giallorossi si accingono ad affrontare la di Montella: una sfida dal sapore europeo, da vincere per animare le ambizioni di classifica. Alla vigilia, mentre il Consiglio di Stato boccia l'ennesimo ricorso del Cagliari per la "non partita" del 23 settembre, mister Andreazzoli è chiaro: "Con la Fiorentina voglio vincere, siamo ancora in corsa per un'utopia. Ho tutto sotto controllo". 



LE VOCI SUL FUTURO ALLENATORELe possibilità che Andreazzoli possa restare sulla panchina della Roma anche per la stagione 2013/2014, dopo il ko casalingo contro il Chievo, diventano poche. Il mister, però, rilancia:  "Lunedì ero un fenomeno, martedì sera un coglione". Nella capitale, dal ko contro il Chievo, si intensificano le voci su un probabile sostituto a fine stagione, un tecnico sul quale costruire la terza Roma americana. In un primo momento sembrava Allegri l'indiziato numero uno (che da parte sua non nascondeva il desiderio di continuare sulla panchina del Milan: "Voglio restare ma l'ultima parola spetta al presidente"), ma il nome nuovo è Walter Mazzarri che sembra non resterà al . Per quanto riguarda il futuro societario, il 10 maggio Sabatini firma il rinnovo del contratto per un'altra stagione. La Roma affronta l'allenatore che potrebbe rappresentare il futuro ma contro il Milan di Allegri, lanciato verso il terzo posto, non va oltre lo 0 a 0. Ormai l'unico obiettivo rimasto è quella finale di Coppa Italia contro i nemici di sempre. Iniziano a circolare le prime voci su un futuro lontano da Roma per uno dei simboli di Roma: su Daniele De Rossi è forte l'interesse del Chelsea. E' corsa a due, invece, per la panchina giallorossa: Allegri contro Mazzarri, fin quando Berlusconi non sembra sciogliere ogni riserva rivelando che: "Allegri ha già firmato per i giallorossi". 

IL PUNTO PIU' BASSO - La Roma perde il derby 1 a 0, Coppa Italia alla Lazio. Il punto più basso della storia giallorossa è stato raggiunto il 26 maggio: quella data resterà un amaro ricordo nelle menti di tutti i tifosi. Poter ripartire sembra un miraggio lontano, tutto sembra sbagliato, qualsiasi decisione lascia il fianco a commenti e offese.

 

 

Come se ciò non bastasse, per l'allenatore nulla è ancora deciso. I principali candidati a prendere il posto di Andreazzoli, che chiude la sua partentesi in giallorosso con la querelle a distanza con Osvaldo, svaniscono. Mazzarri si accorda con l'Inter e, dopo un lungo tira e molla, Allegri decide di restare al Milan. La Roma rimane senza allenatore, ma è tempo di cambiamenti anche per quanto concerne l'organigramma societario. Baldini, scosso dalle ultimi due stagioni deludenti, lascia la Roma augurando: "il meglio" ai giallorossi. In quello stesso giorno, il 5 giugno, è ufficiale anche il passaggio di Stekelenburg al Fulham. Per la panchina è ormai corsa a tre: il più vicino sembra Blanc, seguito da Mancini, ma all'orizzonte prende quota l'ipotesi

L'ERA -  Passano i giorni e per la panchina si fanno strada altre ipotesi, come Gerardo Martino e Bielsa. Arriva il 12 giugno e la Roma annuncia il nuovo tecnico Garcia diventa ufficialmente il nuovo allenatore della Roma, firmando un contratto fino al 2015 negli uffici della Raptor a New York, prima di essere presentato ufficialmente dal presidente James Pallotta. "Non ho paura, sono qui per vincere. La Roma deve ritrovare l'Europa", dirà poi il tecnico francese nella sua prima conferenza stampa a Trigoria.

 

 

La Roma, finalmente, trova il suo allenatore e può iniziare a pensare al mercato. Argomento trattato anche da Pallotta nel corso di un'intervista: "Ci sarà una sorpresa". In entrata sembra vicino l'acquisto di Benatia dall'Udinese, in uscita saluta Tachtsidis: il greco, fortemente voluto da Zeman, torna al che ne condivideva la metà del cartellino con i giallorossi. Iniziano, però, i primi rumors che vorrebbero i gioielli romanisti lontani dalla capitale: il Tottenham inizia a manifestare interesse per Lamela, il Psg per Marquinhos...

Marco Iannelli

 

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