25 gennaio 2003 - 15 anni fa Como-Roma e l’esordio di Daniele De Rossi in campionato

25/01/2018 alle 16:48.
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LAROMA24.IT (Federico Baranello) - Il 25 gennaio 2003, sul “neutro” del Garilli di Piacenza, va in scena Como-Roma. La compagine giallorossa risulta però essere “brutta” e senza cattiveria alcuna. Una stagione, sino a questo momento, caratterizzata dalla mancanza di continuità di risultati e prestazioni. In tale gara sono fatali poco più di dieci minuti, minuti in cui la contesa si chiude: al ’35 espulsione di Dellas, al ’37 il vantaggio dei Lariani con Music e al ’46 Carbone castiga la retroguardia giallorossa in contropiede.

Il ritorno negli spogliatoi a fine gara da parte dei giocatori della Roma sembra una camminata verso il patibolo… “…L'unico meno tirato in volto è , centrocampista, classe '83, all'esordio in campionato. Esce accanto all'amico Ferronetti, al termine di una prova che premia il suo giovane talento” (Cit. la Repubblica, 26 gennaio 2003).

Mister Capello aveva cominciato a mettere gli occhi su di lui facendogli “assaggiare” la panchina a Firenze nell’Aprile del 2001, sua prima convocazione con i “grandi”. Nel Giugno successivo la Roma si laurea Campione d’Italia e Daniele gioisce e festeggia insieme a tutto il popolo giallorosso. Inizia il ritiro, il ritiro dei Campioni d’Italia. Per lui, romano e romanista che ha festeggiato al Circo Massimo, Kapfenberg è un sogno che si realizza, il sogno di ogni ragazzo. Si mette in mostra con grande impegno e colleziona qualche apparizione nelle amichevoli estive. Deve attendere ancora per poter giocare una partita ufficiale. Arriva il 30 ottobre 2001 e la Roma, già matematicamente qualificata al turno successivo di , affronta all’Olimpico l’Anderlecht. Al 26’ del secondo
tempo, in sostituzione di Tomic, entra lui: “Il pubblico vorrebbe vedere in azione l’oggetto misterioso Cufrè, difensore argentino, ma Capello continua a non dargli spazio, concedendo invece questa soddisfazione al ragazzino , che trova il modo di toccare un paio di palloni nonostante l’emozione" (Cit. l’Unità, 31 ottobre 2001). Il predestinato , figlio d’arte, a differenza degli altri esordisce in Campionato dopo aver già esordito in . Il destino sceglie Como-Roma come partita d’esordio, proprio come il Divino Falcao. Del resto è nato nell’anno di grazia 1983, anno, che insieme al 1942 e al 2001, risulta tra gli anni più belli per i colori di Roma. Tutto il resto è già storia: 432 partite in campionato, 88 nelle coppe europee, 58 partite nelle coppe nazionali, per un totale di 578 presenze in maglia giallorossa e 59 reti all’attivo. A questo si aggiungono 117 partite e 21 reti in nazionale risultando il giocatore della Roma con più presenze e maggior numero di reti in azzurro. Campione del Mondo nel 2006, una Supercoppa Italiana e per due volte vincitore della Coppa Italia sino all’immagine dell’altra sera a Milano, insieme al “”, ad urlare a squarciagola al gol di : Figli di Roma, capitani e bandiere….

Il suo grande cruccio? “…quello di poter donare alla Roma una sola carriera”.