LAROMA24.IT (Federico Baranello) - Il 24 febbraio scorso si sono svolti a Nyon i sorteggi per gli Ottavi di Finale di Europa League. Quando dall’urna è apparso il foglietto con su scritto “Olympique Lyonnais (FRA)” non si è potuto non tornare indietro con il pensiero a quella splendida serata del 2007 in Champions League. Nemmeno il tempo di togliere un po’ di polvere da questo ricordo che la pallina successiva ci mostra, con fierezza, la scritta “AS Roma (ITA)”. A Nyon, piccola cittadina fondata dai Romani a pochi chilometri da Ginevra, i destini di queste due squadre si incrociano di nuovo. Si incontrano a dieci anni esatti di distanza da quella serata: una serata, allo Stade de Gerland, da incorniciare. Un’impresa della Roma targata Spalletti, ieri come oggi. Una partita inserita tra le migliori della prima avventura del tecnico di Certaldo sulla panchina giallorossa.
In verità, in quel 6 marzo di dieci anni fa, le premesse non sono le migliori: la partita arriva dopo lo zero a zero dell’incontro di andata all’Olimpico. La Roma si presenta all’incontro dopo due pareggi in campionato, di cui l’ultimo ottenuto sul campo dell’Ascoli. Inoltre, per un attacco febbrile, deve rinunciare a Panucci. Il Lione, che si accinge a vincere il suo sesto campionato consecutivo in Francia, è considerato tra le migliori squadre europee e tenta di costruire qualcosa di importante anche in Europa. Lo Stade de Gerland offre il tutto esaurito e più di duemila innamorati dei colori di Roma, sognando la grande impresa, si danno appuntamento tra la valle del Rodano e il Beaujolais.
I giallorossi si presentano in completo bianco, con il classico logo societario in mezzo al petto. Francesco Totti e Juninho Pernambucano, i due capitani, si scambiano i gagliardetti. La Roma mette subito paura. Al 6’ Pizarro batte un calcio d'angolo e Totti, posizionato in area, tocca di testa verso De Rossi che gira, sempre di testa, la palla in rete sotto la traversa. L’arbitro, lo spagnolo Mejuto Gonzales, vede una spinta del numero dieci giallorosso su Diarra. Una spinta che vede solo lui: il gol è annullato. Ma lo Stade de Gerland ha avuto paura. Ha capito che la Roma è salita oltralpe senza nessun timore. I giallorossi lasciano qualche giocata a favore dei padroni di casa, ma sono attenti, sicuri, quadrati e rischiano poco.
Al 22' Chivu lancia sulla fascia sinistra Tonetto che lascia rimbalzare per coi crossare verso Totti. Il Capitano effettua una torsione e impatta la palla di testa imprimendo grande, grandissima forza e insacca. Il sogno dei duemila innamorati prende forma. La Roma appare solida e il Lione non riesce a fare gioco se non in maniera isolata e sporadica. I padroni di casa ci provano prima con Govou, poi con Fred e Tiago, ma nulla da fare. Ogni attacco è respinto dalla retroguardia giallorossa.
Al 44’, poco prima quindi della fine del primo tempo, dalla metà campo giallorossa Totti lancia Amantino Mancini “che ubriaca con una serie di finte Anthony Réveillère e dopo essersi portato il pallone sul sinistro scarica un bolide su cui Coupet non può davvero nulla” (Cit. Uefa.com, 7 marzo 2007). È l’apoteosi. Un gol da copertina. Un gol da far vedere nelle scuole calcio. Un gol per esteti del pallone.
Nella ripresa il tecnico francese Houllier tenta dei cambi per sovvertire il risultato, ma la Roma non si fa trovare impreparata. Il portiere giallorosso Doni sale in cattedra e neutralizza tutte le conclusioni degli avversari, diventa il protagonista assoluto. Questomatch è talmente nel cuore dell’ex portiere giallorosso che ad ottobre scorso ha pubblicato un video della partita sul proprio profilo facebook definendola “la più bella partita di tutte”. La contesa si fa dura e a rimetterci è Chivu che riceve una gomitata da Fred, che sfugge alla terna arbitrale, che gli procura la frattura del setto nasale.
Arriva il fischio finale, la Roma è ai quarti e torna dove solo Falcao, Conti, Di Bartolomei & Co. erano già stati. In questo preciso istante l’Associazione Sportiva Roma è tra le prime otto squadre d’Europa. I giocatori esultano, cantano e s’abbracciano mentre di fronte a loro ci sono i duemila innamorati in delirio. La giornata era iniziata con i tifosi giallorossi in sfilata per la citta di Lione e così finisce. Finisce una delle più belle serate della Roma in Europa.