LAROMA24.IT (Federico Baranello) - Il 23 novembre 1986 la Roma si reca a Firenze per la decima giornata di serie A. La pioggia e il buio, anche se è primo pomeriggio, rendono la giornata particolarmente grigia. I tifosi giallorossi portano al seguito, oltre agli ombrelli, anche uno striscione per “omaggiare” l’allenatore della Fiorentina: “Sonetti capoccione”. Slang e humor tipicamente romani. Al 21’ la Fiorentina passa in vantaggio con Diaz. Dopo tre minuti “Bomber” Pruzzo riporta in parità l’incontro: cross di Desideri e il solito guizzo di testa dell’attaccante giallorosso, il marchio di fabbrica. Poi la corsa verso la curva e quei “cinquemila ombrelli alzati al cielo solo per lui” (Cit. Il Messaggero, 24 novembre 1986).
Con questo gol “O Rey di Crocefieschi” fa 103 gol in maglia giallorossa e, dopo 53 anni, raggiunge un mostro sacro dei goleador giallorossi: “Sigghefrido” Volk, er mago pe’ segnà.
La partita terminerà 2-1 in favore dei Viola rendendo amaro il record di Pruzzo. “Il mio è stato un gol bellissimo, un gol importante perché mi permette di entrare nella storia della Roma. L’avevo sognato a lungo questo gol, un gol più sperato che atteso, un gol che dimostra a qualcuno che non sono finito, che posso ancora essere utile in una squadra di serie A. Mi è venuto il groppo in gola quando ho visto il pallone in rete, sono volato da quei magnifici tifosi, gente che sento amica mia. Il gol lo dedico a loro” (Cit. Il Messaggero, 24 novembre 1986). Quando, nel 1988, andrà via dalla Capitale per raggiungere proprio la Fiorentina per la sua ultima stagione, avrà totalizzato 106 marcature in campionato con la maglia della Roma. Solo Totti farà meglio dall’alto dei suoi 250 gol, ma questa è un’altra storia.