5 MAGGIO 1996 - 20 anni fa l'ultima partita con la Roma del 'Principe' Giannini

05/05/2016 alle 15:24.
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LAROMA24.IT (Federico Baranello) - Quindici stagioni con la maglia giallorossa sulla pelle. Un ragazzo che diventa il di tante battaglie. Un spesso amato e spesso discusso. La fascia portata sempre con un amore immenso ma anche con grandi tormenti. La sfortuna di essere troppo giovane per lo scudetto dell’1983 e troppo “maturo” per quello del 2001. In mezzo tante lacrime. Tutto questo è Giuseppe Giannini, semplicemente “Il Principe”. Giocatore elegante, sempre a testa alta. Apprezzato anche da Falcao. Non ha mai la fortuna di giocare in una squadra davvero attrezzata per poter competere per i traguardi più elevati.

Il 5 maggio del 1996 difende per l’ultima volta i colori di Roma. Il destino ha scelto l’Artemio Franchi come ultimo palcoscenico in maglia giallorossa. Perché proprio un’ammonizione in questa partita non gli consentirà di giocare la domenica successiva l’ultima in “casa” davanti il suo pubblico. Per l’occasione sfoggia una grande prestazione. La passa in vantaggio con Batistuta “ma è Giannini (nonostante le tante primavere) a determinare il risultato finale” (Cit. La Stampa, 6 maggio 1996). Al 20’ palla in profondità del Principe, Padalino ostacola Aldair ed è calcio di rigore. Balbo realizza. Al 27’ ancora un lungo lancio di Giannini per Delvecchio che trafigge Toldo. Qualche minuto più tardi Giannini serve ancora palla a Delvecchio che subisce fallo. Ancora rigore e Balbo insacca. Nel finale ancora Delvecchio fissa il risultato sul 1-4 finale. Lo zampino del Principe c’è su tre gol su quattro: è un Principe che ha preso sottobraccio la sua Roma, per dirla alla Cerqueti maniera.

Al fischio finale va verso i suoi sostenitori, tra la sua gente. Baci, saluti, applausi, cori, lacrime. I quindici anni scorrono come tante istantanee contenute nelle 437 presenze, 75 gol e solo tre Coppe Italia vinte. Troppo poco per un calciatore che ha dato tutto quello che aveva per questa maglia. Troppo poco. Giuseppe Giannini, “Facile amarti, impossibile dimenticarti”.