LAROMA24.IT (Federico Baranello) - Il campionato 2005/06, la cui classifica finale sarà stravolta dagli esiti di “Calciopoli”, inizia con un nuovo allenatore al comando per la compagine giallorossa: Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo, tanto invocato anche in questi giorni dove l’indice di gradimento della “piazza” ha un’asticella assestata verso valori piuttosto bassi per Rudi Garcia, ha da poco conquistato una storica qualificazione in Champions con l’Udinese classificatasi quarta. L’eredità da raccogliere è abbastanza pesante in considerazione dei risultati della precedente stagione: ottavo posto in classifica con 45 punti a soli tre punti dalla zona retrocessione. Il tutto con l’aggravante di un’impressionante girandola di allenatori: Prandelli, Voeller, Del Neri sino al duo B. Conti-Sella.
La partenza non è delle migliori, si alternano buone prestazioni con Reggina, Messina e Inter fuori casa a cocenti delusioni tra le “mura” amiche con Udinese, Siena, Palermo e Juventus.
Si arriva al 18 dicembre e la Roma si presenta al Marassi contro la Sampdoria con Montella e Nonda infortunati. Spalletti schiera Totti centravanti nel 4-2-3-1 che sfrutta gli inserimenti dei centrocampisti. La partita termina 1-1. Con questo schieramento e questo nuovo assetto la compagine giallorossa si ripresenta all’Olimpico il mercoledì successivo per il turno infrasettimanale. È il 21 dicembre, la Roma riceve il Chievo e lo annienta con una secco 4 a 0. Doppietta di Capitan Totti, che festeggia il primo gol allattando un bambolotto con la maglia della Roma celebrando così la nascita del piccolo Cristian. Poi ancora i gol di Perrotta e Taddei. Da questo momento la Roma è un rullo compressore che darà inizio alla striscia delle 11 vittorie consecutive. Impensabile ovviamente per tutti coloro che, al fischio finale, si accingevano a guadagnare l’uscita.
Nelle giornate successive la Roma batte il Treviso fuori casa, Milan e Reggina all’Olimpico e fa poi visita all’Udinese. Riceve il Livorno e batte il Parma fuori casa. Vince 4-3 contro il Cagliari. Si reca poi a Siena, per battere in seguito l’Empoli in casa. Siamo a 10 vittorie. Il record detenuto da Juventus (1931/32), Milan (1950/1951) e Bologna (1963/1964) è uguagliato. Nel corso della partita con l’Empoli, a seguito di un maldestro intervento di Vanigli, s’infortuna gravemente Totti.
Il 26 Febbraio va in onda il Derby e la Roma, orfana del proprio Capitano, centra le 11 vittorie consecutive vincendo per 2-0 con reti di Taddei e Aquilani. A fine partita si festeggia il record che diventa ovviamente motivo di ulteriore sfottò nei confronti dei biancocelesti. Tutti i giocatori, oltre a Bruno Conti e Luciano Spalletti, indossano la maglia di Totti con su scritto “Forza Capitano” e si dirigono verso la Sud dove Totti sventola una grande bandiera giallorossa. 11 vittorie e 33 punti il bottino.
La settimana successiva la Roma riceve l’Inter con l’intento di portare il record a 12 vittorie. Purtroppo non si andrà oltre il pareggio di 1-1. Proprio l’Inter ferma i giallorossi, la stessa Inter che nella stagione successiva toccherà il massimo livello, sino a oggi, di 17 successi consecutivi.